Cerca

Vigevano

La festa del 2 giugno a Vigevano: «La Repubblica è la scuola che forma»

Il corteo con i ragazzi delle medie Besozzi che portavano un lungo tricolore, gli interventi in Castello delle autorità

Bruno Ansani

Email:

bruno.ansani@ievve.com

02 Giugno 2025 - 17:35

VIGEVANO - Si sono svolte questa mattina anche a Vigevano le celebrazioni ufficiali per la Festa della Repubblica. Un corteo è partito da palazzo municipale e si è recato in Castello dove hanno preso la parola la vicesindaco Marzia Segù, il consigliere regionale Andrea Sala, l'assessore comunale alle Associazioni d'Arma Nicola Scardillo, il rappresentante della Provincia di Pavia, il vice presidente Serafino Carnia. Giovani studenti delle seconde classi delle medie Besozzi hanno portato lungo il corteo un lungo striscione tricolore. 

«Oggi celebriamo la Repubblica. Non solo come forma di governo, ma come espressione viva della nostra comunità. La Repubblica è la scuola che forma, la strada che collega, il parco che accoglie, la giustizia che tutela, il lavoro che nobilita. È ogni spazio comune, fisico o ideale, in cui ciascuno di noi è chiamato non solo a fruire, ma anche a contribuire, a custodire, a migliorare - ha detto Marzia Segù - Ma oggi, vogliamo andare oltre. Vogliamo riflettere sul meta-significato della Repubblica: quel senso profondo che supera le definizioni e ci invita a considerare la Repubblica non solo come un insieme di istituzioni, ma come un progetto collettivo, una visione condivisa, un impegno quotidiano per costruire una società più giusta, inclusiva e solidale. Essere cittadini della Repubblica significa partecipare attivamente alla vita della comunità. Significa comprendere che la libertà è anche responsabilità, che la legalità è il fondamento della convivenza civile, che la democrazia vive ogni giorno nei nostri comportamenti, nel rispetto reciproco, nel senso del dovere. Come amministratori locali, il nostro compito è dare concretezza a questa visione. Ogni scelta fatta nell’interesse collettivo, ogni gesto di attenzione verso i più fragili, ogni investimento per il futuro della città è un modo per onorare la Repubblica e per dare vita concreta a quel meta-significato che oggi celebriamo. E allora, oggi, più che celebrare una data, rinnoviamo un patto. Un patto tra cittadini e istituzioni, tra generazioni, tra chi ha costruito tanto e chi oggi ha il compito di custodire e far crescere quanto ricevuto. La Repubblica è viva se ciascuno di noi la sente propria. È forte se è giusta. È credibile se è vicina. È bella se è partecipata.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400