Ex carceri, cantiere fermo. Vigevano prima di tutto: «Situazione vergognosa»

VIGEVANO - La durata prevista dei lavori all'edificio delle vecchie carceri (via dei mulini-Piazza Lavezzari) era da dicembre 2024 a marzo di quest'anno, ma il cantiere è fermo e attualmente appare abbandonato. È il movimento civico Vigevano Prima di Tutto a denunciare la situazione. I lavori, definiti urgenti, dovevano riguardare il rifacimento del tetto ed erano commissionati direttamente dall’Agenzia del Demanio – Direzione Regione Lombardia, proprietaria dell’immobile. 

«Vogliamo denunciare, ancora una volta, lo stato di completo abbandono in cui versa il cantiere delle ex carceri, situato in pieno centro storico a Vigevano - si legge in un comunicato di Vigevano Prima di Tutto - Un luogo strategico per il futuro della città, che da mesi è fermo, senza alcuna traccia di attività o di ripresa dei lavori. Chi passa in quella zona, ogni giorno, si trova di fronte a una scena che parla da sola: degrado, incuria, transenne arrugginite, erbacce che crescono tra le impalcature. Nessuna indicazione visibile su tempi di realizzazione, nessuna informazione chiara su quando e come il progetto verrà ripreso».

Siamo di fronte, si legge ancora «a una situazione vergognosa, e quello che colpisce ancora di più è l'assoluto silenzio e disinteresse da parte dell'amministrazione comunale. Siamo nel cuore della città, a pochi metri da Piazza Ducale e dai principali luoghi di aggregazione e cultura. Lasciare marcire un cantiere in questo stato non è solo uno sfregio al decoro urbano, ma è anche un’occasione persa per restituire un pezzo importante di città alla cittadinanza. Ci chiediamo: il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici sono passati di lì, di recente? Si rendono conto dello stato delle cose? E soprattutto: hanno intenzione di intervenire? "Vigevano Prima di Tutto" continuerà a denunciare pubblicamente situazioni come questa, perché non è accettabile che si consideri normale abbandonare un’area così significativa, proprio mentre si moltiplicano le parole su turismo, rilancio del centro e rigenerazione urbana».