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il dibattito lo scorso fine settimana
11 Luglio 2025 - 15:49
Il tavolo "Generazione Z", tra i più sentiti del secondo giro d'incontri di sabato scorso (foto J. Lattari)
Una città a misura anche di ragazzi, in particolare la Generazione Z che, siccome dati alla mano rappresenta circa il 14.6% della popolazione cittadina, chiede di avere più spazi per le proprie necessità ma soprattutto di essere più coinvolta. Questo ed altri dibattiti sono avvenuti lo scorso sabato mattina presso la Sala dell’Affresco del Castello Sforzesco di Vigevano nell’ambito degli incontri promossi da “Vigevano Partecipa”, laboratorio politico creato dalle principali forze politiche d’opposizione in consiglio comunale - PD, M5S e Polo Laico - al fine di redarre un programma politico ben preciso in vista delle elezioni amministrative in programma nella primavera 2026.
Tre i tavoli creati riguardo argomenti abbastanza attuali, in particolare quello sulla questione giovani. Ribattezzato “Generazione Z”, il tavolo dedicato alle problematiche della fascia d’età 15-29 anni è quello che ha destato più curiosità in quanto a partecipare alla discussione sono stati diversi ragazzi, alcuni dei quali soci dell’associazione “LaRoom”. Nel corso delle varie discussioni, si è giunti alla conclusione che in città servirebbero più spazi da assegnare alla gioventù sul modello di quello che fu il “Fateci Spazio”, chiuso dal 2010 ma rielaborato in chiave più moderna.
Il tavolo "Quartieri" dove si è discusso come rendere più partecipi i vari rioni cittadini (foto J. Lattari)
Complice anche gli ultimi fatti come la megarissa dello scorso 22 giugno in centro, si è trattato anche del problema di come integrare meglio la cosiddetta “seconda generazione” di immigrati, spesso percepita come estranea al contesto cittadino. Spazi del genere si potrebbero trovare negli stessi luoghi che andrebbero a ospitare i Comitati di quartiere.
È questo l’altro tavolo - denominato “Quartieri” per l’appunto - che si pone come obiettivo l’innesco di proposte strutturate e sostenibili anche economicamente. A riguardo sono state poste alcune tracce di altri Comuni vicini, come Pavia che sta modificando il proprio Statuto comunale a riguardo o Novara che finanzia progetti provenienti dai quartieri, in particolare quelli di periferia. Si è giunti alla conclusione che, partendo da modifiche statuarie e dall’apertura di sedi fisiche, si è possa offrire piccoli servizi come il portierato di quartiere.
Quartieri più vivi e partecipi della vita cittadina devono anche essere ben collegati tra loro, come ben spiegato dal terzo ed ultimo tavolo “Mobilità”. Su questo tavolo si è discusso sia sulla mobilità interna che anche su quella esterna, anche se le circostanze dell’evento hanno virato il dibattito sulla prima. Nella relazione finale, infatti, si legge che alla città serva una vera e propria rivoluzione viabilistica ma soprattutto culturale: in particolare, la città del domani deve essere più “bike friendly” e comprendere diverse “Zone 30” - dove la velocità dei mezzi non debba superare i 30km/h - cosa che ridurrebbe molto gli incidenti e renderebbe molto più sicuri anche i pedoni e soprattutto i cittadini con disabilità, che oggigiorno sono spesso impossibilitati a muoversi liberamente per la città.
Discussioni al tavolo "Mobilità", in cui ci si è posta la questione di una viabilità del futuro più a misura d'uomo (foto J. Lattari)
A riguardo sono state portate sul tavolo le esperienze dei comuni di Cesena, Rovereto e Olbia. Per arrivare a questo, sempre secondo la relazione occorre assolutamente stendere il Piano urbano per la Mobilità Sostenibile approvato nel novembre 2020 ma di fatto rimasto lettera morta. I primi due giri d’incontri hanno registrato complessivamente una discreta partecipazione di persone e di certo non saranno gli ultimi. Già, perché la volontà degli organizzatori è quella di proseguire con nuove tematiche e dibattiti che si spera coinvolgano sempre più cittadini.
Proprio per questo, infatti, dopo le vacanze estive il 13 settembre ed il 25 ottobre avranno luogo rispettivamente il terzo ed il quarto giro di appuntamenti per discutere di altre argomenti di attualità cittadina da inserire nel programma. Quali saranno non sono ancora stati resi noti dagli organizzatori, ma se si confermasse la tendenza delle prime due giornate potrebbero sicuramente rivelarsi altrettanto sentite e frequentate allo stesso modo.
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