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due episodi
11 Agosto 2025 - 08:05
Carlo Locatelli; direttore Centro Antiveleni dell'IRCCS Maugeri Pavia
Due episodi di sospetta intossicazione da botulino hanno interessato Sardegna e Calabria. A fare chiarezza è il professor Carlo Alessandro Locatelli, direttore del Centro Antiveleni Maugeri di Pavia:
«Il botulismo è raro: in Italia si registrano circa 40 casi l’anno, per lo più legati a conserve domestiche. I casi di questi giorni appartengono a due focolai diversi».
In Sardegna, il cibo responsabile è stato identificato in una salsa industriale. Il Ministero della Salute ha già disposto il ritiro dei lotti e diramato le allerte.
In Calabria, le indagini sono ancora in corso: tutti i pazienti avevano consumato lo stesso alimento in un esercizio pubblico.
Diamante (Cosenza) – Sale a nove il numero degli indagati nell’inchiesta della Procura di Paola sulle intossicazioni da botulino che hanno colpito diversi cittadini dopo aver consumato panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un commerciante ambulante a Diamante, nel Cosentino.
Il bilancio è pesante: due vittime – un uomo di 52 anni e una donna di 45 – e altre 14 persone ancora ricoverate in ospedale.
Secondo quanto emerso, tra gli indagati figurano:
il commerciante ambulante che avrebbe venduto i panini contaminati;
tre responsabili delle ditte produttrici degli alimenti risultati inquinati dalla tossina botulinica;
cinque medici di due diverse strutture sanitarie che avrebbero avuto in cura le vittime prima del decesso.
Il botulismo alimentare è causato dalla tossina del Clostridium botulinum, il veleno naturale più potente conosciuto. Può svilupparsi in alimenti conservati in modo scorretto, soprattutto conserve casalinghe, ma anche in prodotti industriali contaminati.
I sintomi più comuni del botulismo includono:
Annebbiamento e sdoppiamento della vista (diplopia)
Dilatazione delle pupille (midriasi bilaterale)
Difficoltà a tenere aperte le palpebre (ptosi)
Problemi nella parola (disartria)
Difficoltà di deglutizione
Secchezza della bocca e stipsi
Nei casi più gravi può verificarsi paralisi dei muscoli respiratori, con rischio di insufficienza respiratoria. I sintomi possono comparire da 6 ore a 7 giorni dopo l’ingestione di cibo contaminato.
Secondo Locatelli, la prevenzione è l’arma più efficace:
Sterilizzare correttamente le conserve fatte in casa
Seguire le linee guida del Ministero della Salute
Evitare miele e conserve domestiche nei bambini sotto 12 mesi
Il sistema di controllo alimentare italiano è considerato tra i più efficienti in Europa, con procedure rapide di allerta e ritiro dei prodotti sospetti.
Se si sospetta di aver consumato alimenti contaminati:
Recarsi immediatamente al Pronto Soccorso
Contattare il Centro Antiveleni Maugeri di Pavia al numero 0382 24444 (attivo h24, 7 giorni su 7)
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