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Abbiategrasso

Un data-center da 30 mila metri quadri

Adottata in giunta la variante del progetto. Se approvato, il polo tecnologico verrà realizzato entro dieci anni

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

29 Agosto 2025 - 09:00

Un data-center da 30 mila metri quadri

Un data-center: una struttura fisica che ospita server, sistemi di archiviazione, apparecchiature di rete e altri componenti necessari per l’elaborazione, l’archiviazione e la distribuzione dei dati. La giunta di Abbiategrasso, dopo un iter durato un anno, ha adottato la variante al piano attuativo della ditta Bcs (Ats 2) approvato nel 2020. La variante prevederà proprio la realizzazione di questo centro, che avrà una superficie di circa 30 mila metri quadri, su più livelli.

Si troverà tra i viali Paolo VI e Giotto, e la ferrovia. La modulistica con gli elaborati grafici e tecnici sarà consultabile fino al 1° settembre da chiunque presso il Servizio urbanistica comunale. Eventuali osservazioni od opposizioni saranno ricevibili fino al 16 dello stesso mese. Si tratta della primissima fase: il piano è stato semplicemente adottato. Seguiranno le osservazioni e l’eventuale approvazione. Dopodiché l’operatore avrà 10 anni per la realizzazione. Le tempistiche esatte, quindi, sono ignote.

Il Comune, tramite i propri canali ufficiali, ha spiegato la scelta. 

Il sindaco Cesare Nai

«Il progetto – ha dichiarato l’amministrazione guidata da Cesare Nai – è stato oggetto di un’attenta valutazione da parte nostra. La condizione fondamentale è stata quella di un aumento della distanza dei fabbricati dai binari ferroviari per facilitare la realizzazione del raddoppio ferroviario, nonché il pieno rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. Infatti la costruzione del data-center potrà avvenire solo a seguito di positiva procedura di Valutazione di impatto ambientale. L’obiettivo è quello di conciliare lo sviluppo economico e l’innovazione tecnologica con la tutela del paesaggio». Per mitigare anche l’impatto visivo del nuovo insediamento, sono state previste ampie fasce verdi alberate. In particolare, è prevista una fascia di almeno 20 metri di larghezza sia verso viale Paolo VI a nord, sia lungo via Giotto a est, creando così un corridoio verde tra il nuovo edificio e l’abitato e preservando il cono ottico verso il complesso monumentale dell’Annunciata. Inoltre, è stata disposta una riduzione delle superfici pavimentate del nuovo complesso e la giunta ha confermato la necessità di una rotatoria più funzionale, rispettosa delle normative di sicurezza allo svincolo esistente. Infine, oltre agli oneri di urbanizzazione la ditta verserà al Comune un contributo straordinario che verrà usato per altre opere pubbliche. «L’adozione di questo piano attuativo – aggiunge Nai – segna un passo importante per lo sviluppo infrastrutturale della città, aprendo le porte a un insediamento ad alto contenuto tecnologico, con ricadute positive a livello occupazionale data la presenza di personale altamente specializzato in loco. Le prescrizioni volute dall’amministrazione testimoniano la volontà di perseguire un modello di crescita che non prescinda dall’armonizzazione degli ambienti e dal dialogo con il territorio, assicurando che il nuovo data center non sia solo un polo di innovazione, ma anche un esempio di integrazione nel tessuto urbano e paesaggistico».

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