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VIGEVANO
09 Settembre 2025 - 10:21
L'aula consiliare di Vigevano
VIGEVANO - Mentre la capogruppo Pd Arianna Spissu (ieri sera, appena avuta la notizia dle siluramento della vice sindaco Marzia Segù) auspica che «le acrobazie degli assessori si chiudano con oggi e che il sindaco Ceffa prosegua il suo mandato - già oscurato da un rinvio a giudizio tutt'altro che spensierato - lavorando per la città invece di continuare a fare rimpasti», il Polo Laico, dopo il comunicato con il quale Ceffa ha spiegato i motivi del "licenziamento" in tronco, chiede le sue dimissioni. Queste le prime reazioni dei gruppi di opposizione in consiglio comunale.
Arianna Spissu (Pd): «Vorrei dire che non entrerò nel merito delle scelte del sindaco, ma ci entrerò eccome: ma è mai possibile che per questa città non si riesca a scegliere la squadra di governo in base alle competenze ma che debba sempre essere una triste spartizione di ruoli e incarichi? Tra tutti, Marzia Segù nei sei mesi che Ceffa ha trascorso agli arresti domiciliari ha dimostrato soprattutto una grande passione nei confronti della cosa pubblica ed è qualcosa che ritengo vada sempre rispettato. Rimane comunque la persona che poteva mandare tutti a casa e ridare la parola ai cittadini e ha scelto di non farlo, ma credo che Ceffa nei suoi confronti dovesse essere quantomeno riconoscente. Mi auguro che le acrobazie degli assessori si chiudano con oggi e che Ceffa prosegua il suo mandato - già oscurato da un rinvio a giudizio tutt'altro che spensierato - lavorando per la città invece di continuare a fare rimpasti».
Arianna Spissu, capogruppo Pd in consiglio comunale a Vigevano
Luca Bellazzi (Polo Laico): «In conseguenza delle gravissime dichiarazioni del sindaco secondo il quale la scelta di “licenziare” il vicesindaco Segù non è stata sua, dimostrando se ancora ce ne fosse bisogno che la città da anni è completamente senza guida ed eterodiretta invece dalle segreterie regionali che senza alcun riguardo alla decenza hanno proposto valzer, tradimenti, cambi di casacca e ricatti a non finire senza alcun rispetto per i vigevanesi cui tocca assistere inermi a questi tragici balletti, il Polo Laico chiede le immediate dimissioni del Sindaco Ceffa e della sua giunta “Cencelli”. Vigevano non merita uno spettacolo indecente di questo livello. Per questo, inoltre, il Polo Laico chiede a tutti i vigevanesi corretti, coerenti, dignitosi e capaci, di unirsi in una vera e propria chiamata a raccolta di tutte le forze positive che la città può esprimere. Non c’è alcuna giustificazione all’inerzia e ogni cittadino deve darsi da fare per liberare la città da questa “politica” che la sta strangolando».
Luca Bellazzi, capogruppo consiliare del Polo Laico
Silvia Baldina (Movimento 5 Stelle): «Basta indignarsi. È ora di agire. Il sindaco ha silurato la sua vice, proprio colei che per sei mesi ha retto le redini della città mentre lui era ai domiciliari. Un gesto che grida vendetta, ma non basta più gridare. Non basta più scuotere la testa, lamentarsi su Facebook, indignarsi o incazzarsi. È tempo di alzarsi dai divani. Di smettere di delegare. Di smettere di pensare che “tanto non cambia nulla”. Perché quello che succede, quello che vediamo ogni giorno, è anche responsabilità nostra. Di chi ha scelto di non scegliere. Di chi ha lasciato fare, ha lasciato passare, ha lasciato andare.
Vigevano ha bisogno di noi. Sabato alle 10, ai tavoli di lavoro di Vigevano Partecipa, possiamo continuare a ricostruire.
Possiamo dire basta a chi ha gestito male questa città. Possiamo mettere sul tavolo idee, energie, competenze.
Possiamo ridare dignità a Vigevano».
Silvia Baldina, consigliera M5S a Vigevano
Furio Suvilla, Liberalconservatori: «Questo ennesimo rimpasto di giunta ai danni di Marzia Segù mette in evidenza l’unica priorità del sindaco Ceffa, vale a dire tenere la poltrona di sindaco accontentando gli appetiti dei suoi partiti invece che gli interessi della città. Scaricando persino chi ha tenuto il timone della sua nave quando lui era agli arresti domiciliari, ha dimostrato ancora una volta la propria debolezza politica e la necessità di cambiamento al governo della città che ormai i cittadini chiedono da tempo».
Furio Suvilla, capogruppo consiliare dei Liberalconservatori
Il segretario provinciale del Pd, Simone Marchesi, è lapidario: «Se la giustificazione del licenziamento di Marzia Segù è che sia stata una decisione dei vertici regionali dimostra, nero su bianco, che il vero sindaco di Vigevano risiede in Via Bellerio a Milano».
Simone Marchesi, segretario provinciale del Pd
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