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VIGEVANO

Sabato mattina in Castello tornano i "Vigevano Partecipa Days"

Tre tavoli di confronto su Gen Z e lavoro, società interculturale e buone pratiche ambientali. Ma per i promotori anche «un'occasione per i vigevanesi che non ne possono più dello schifo che questa città è diventata e che vorrebbero informarsi, proporsi, capire, partecipare»

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

10 Settembre 2025 - 16:43

Sabato mattina in Castello tornano i "Vigevano Partecipa Days"

VIGEVANO - Tornano, dopo i due appuntamenti di maggio e luglio, i tavoli dei “Vigevano Partecipa Days”. L’appuntamento è per sabato prossimo (13 settembre) alle 10 alla Sala dell’Affresco in Castello. Si tratta di giornate dedicata al confronto tra cittadini, giovani, associazioni e istituzioni, promosse da Pd, Polo laico e Movimento 5 Stelle. L’obiettivo, scrivono gli organizzatori, «è immaginare insieme il futuro della città attraverso tre tavoli tematici che affrontano sfide cruciali e opportunità concrete». In questo caso i lavori verteranno su tre temi:

  •  “Gen Z e il lavoro del domani” (inizio ore 11) -  Un confronto sulle nuove professioni, le competenze emergenti e il ruolo dei giovani nel mondo del lavoro
  • “Intercultura – la città che cambia” (inizio ore 10) - Un dialogo aperto sulla convivenza e la trasformazione sociale in una città sempre più multiculturale; 
  • “Ambiente: modelli da imitare” (inizio ore 10) - Esperienze virtuose e buone pratiche per rendere Vigevano più sostenibile e attenta al futuro del pianeta

Un momento dell'appuntamento di inizio luglio con i Vigevano Partecipa Days

Ma la giornata sarà particolare, visto che si svolgerà dopo l’ennesima manovra di palazzo, che ha portato a una ridefinizione della giunta Ceffa, con l’esclusione brutale della vice sindaco Marzia Segù. Un momento politico che gli organizzatori non intendono trascurare: «Questi tavoli, al di là dei temi trattati, sono una occasione per i vigevanesi che non ne possono più dello schifo che questa città è diventata e che vorrebbero informarsi, proporsi, capire, partecipare. Non esistono altri luoghi aperti a tutti in città dove si parli di noi, dei nostri problemi e di quelle che potrebbero essere le soluzioni.  Non esistono perché a nessun amministratore frega nulla di ascoltare: ciò che importa alle segreterie regionali dei partiti è che la città sia “presa”, ciò che importa è soltanto metterci la bandierina sopra», si legge in un’appendice alla presentazione dell’iniziativa.

Un'altr aimmagine della giornata che si era svolta il 3 luglio, sempre alla Sala dell'Affresco

«Luoghi di discussione pubblica non esistono anche perché da trent’anni nessuno governa davvero Vigevano - si legge ancora - dato che le giunte vengono costruite con un bilancino politico stabilito altrove da gente che Vigevano sa a malapena dove sia, inserendo persone che la maggior parte delle volte non hanno alcuna competenza e talvolta sono proprio senza arte né parte, che vivono di “politica” e che per restare a galla e portare a casa uno stipendio sono disposti a tutto, a tradire chiunque ben sapendo che saranno premiati perché funzionali al mantenimento del potere. Allora cominciamo non solo a parlare della Vigevano che vorremmo, ma iniziamo anche a contarci e a offrirci come parte di un cambiamento necessario e non più rinviabile, una rivoluzione civica che spazzi via chi ha ridotto la città in queste condizioni».

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