Mortara, Palio dell'oca. Vince San Cassiano per la 18esima volta

La sagra dell'oca di Mortara si è conclusa oggi, domenica, con la tradizionale sfilata delle sei contrade formata da circa quattrocento figuranti. Ha vinto il palio 2025 la contrada di San Cassiano in una sfida accesissima, che si è chiusa alle 18,20 con l'ultima tornata di tiri con l'arco. Le cortigiane, pedine di ogni contrada, di tiro in tiro (e dopo le sfide) sono avanzate sul tabellone del gioco dell'oca posizionandosi tutte a ridosso della casella 63. Alcune l'avevano già raggiunta e superata, indietreggiando. Nell'ultima tornata di tiri tutte avrebbero pututo vincere, ma al fotofinish l'abilità dell'arciere di San Cassiano, Nicolò Trosi (capitano Francesco Collivignarelli e dama Stefania Carpani) ha superato tutti realizzando i 2 punti necessari (non di più) nell'ultimo tiro. La vittoria è andata alla Contrada più vincente di tutte, che ha conquistato il palio per la 18esima volta. A maggio si era aggiudicato anche quello di Santa Croce.

La vittoria di San Cassiano

La festa dell'oca ha vissuto oggi la sua giornata più importante, dopo l'inaugurazione di ieri, all'aperto per la prima volta, davanti al municipio. Oggi il corteo storico si è fatto largo tra due ali di folla che si è riversata in città, complice la bella giornata. Ristoranti pieni, fiera con ogni prodotto immaginabile, ma anche ben quattro banchi di porchetta Igp. Infine anche un particolare significativo per il momento che sta vivendo Mortara: sulla facciata di uno dei palazzi che si affacciavano su piazza Silvabella, luogo dove sono state montate le tribune e si è disputato il palio, è stato appeso uno striscione con la scritta: "Mortara rivuole la Polfer" firmato dagli attivisti di "Mortara Si-Cura".