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16 Ottobre 2025 - 18:11
VIGEVANO - Poco conta che arriveranno 12 piante nuove: il massacro dei tigli del mercato coperto è iniziato ieri mattina ed è terminato a metà pomeriggio, destando fortissima impressione in città, per la perdita di un filare storico di alberi e di una visuale a cui i vigevanesi erano abituati da più di 60 anni.
Ora la zona parrebbe addirittura irriconoscibile se non fosse per la pensilina, che peraltro si credeva dovesse essere la prima a essere smontata. Il taglio repentino di tutte le piante ha invece spiazzato un po' tutti, anche perché i ceppi accatastati sulla strada mano a mano che la motosega lavorava mostrano quanto i tigli fossero in ottima salute. E in molti lo hanno fatto notare sui social con tantissime critiche, anche pesanti, verso l'eliminazione brutale degli alberi.
Nei mesi scorsi l'amministrazione e il sindaco stesso, fin da ottobre 2024, aveva parlato di lavori da realizzare per lotti, anche per verificare l'effettiva interferenza delle radici con la soletta. Ma col progetto definitivo, che prevede - grazie alle prescrizioni imposte dalla Soprintendenza - aiuole per le nuove piante, molto spostate dall'area per impedire nuovi problemi (e per questo si dovrà rinunciare ai posti auto) in Comune devono aver pensato che si trattasse di un implicito via libera all'abbattimento degli alberi.
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