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I trasporti

Trenord non pubblica il “dettaglio del servizio” mensile. Unico strumento per capire come funzionano i treni

La protesta del presidente dell’associazione pendolari Mimoal Franco Aggio. Nel frattempo la Regione attiva il canale whatsapp per «una comunicazione tempestiva»

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

05 Novembre 2025 - 11:57

Trenord non pubblica il “dettaglio del servizio” mensile. Unico strumento per capire come funzionano i treni

Un treno in stazione a Vigevano

I viaggiatori che salgono sui treni della Milano-Mortara sono saliti progressivamente dopo il Covid sino a 21mila presenze giornaliere. Ma l'azienda Trenord e Regione Lombardia non brillano, nè in vista di un auspicato raddoppio, nè per evitare disservizi, presenti quasi quotidianamente. L’ultimo motivo di protesta da parte dell’associazione pendolari Mimoal è la comunicazione diffusa da Trenord in merito alle direttrici che hanno diritto all’indennizzo. È relativo al mese di agosto ed è presente la Alessandria-Mortara-Milano, assieme alla Lecco-Como. Ma è cambiata completamente la modalità di comunicazione. Trenord sino al mese scorso ha emesso un documento pubblico che aveva come titolo “Dettaglio del servizio – luglio 2025”. Erano presenti tutte le 42 direttrici regionali e per ognuna erano indicate le percentuali raggiunte. Per richiedere l’indennizzo era necessario che queste toccassero o superassero il 10% sommando treni con ritardi superiori ai 15 minuti e treni soppressi sia parzialmente che totalmente. Nei giorni scorsi invece è uscita la rilevazione di agosto e non si tratta più di un “dettaglio” ma di una comunicazione delle “direttrici con diritto all’indennizzo”. Quindi una formula completamente diversa che non consente più di capire la percentuale dei disservizi sulle linee. Semplicemente l’azienda offre una comunicazione sulle direttrici che hanno acquisito il diritto. Nessuna percentuale, nessun dettaglio.

«Una mancanza di trasparenza inaccettabile - afferma il presidente della Mimoal Franco Aggio – la tabella non è stata pubblicate ed è un fatto inaspettato. Non solo, ma dall’archivio sono sparite le tabelle con i precedenti, che erano l’unico modo di verificare l’andamento del servizio. Abbiamo chiesto spiegazioni e ci aspettiamo una risposta quanto prima, anche perché riteniamo che la normativa parli chiaro».

Molti pendolari, tra coloro che per anni hanno avuto almeno il bonus di sconto sull’abbonamento,  (pratica di rimborso che fino al dicembre 2023 era automatica) oggi non si accorgono neppure della possibilità di indennizzo, perché le modalità di calcolo sono cambiate e soprattutto perché è talmente difficile e complesso ottenerlo che non lo richiedono neppure. A maggior ragione – ovviamente – sapere quali sono le linee che rientrano in questa possibilità diventa uno strumento di pura analisi teorica. Che interessa sempre meno i pendolari.

Nel frattempo, mentre vengono a mancare questi dettagli del servizio ferroviario, Trenord e Regione Lombardia annunciano l'attivazione di un "canale Whatsapp" per forrnire una "comunicazione completa precisa e tempestiva". L'assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile, Franco Lucente, parla del nuovo servizio di infomobilità denominato "Il mio treno", che fornisce in tempo reale aggiornamenti personalizzati sul viaggio per i viaggiatori lombardi. «WhatsApp è certamente uno strumento utilizzato dalla maggior parte dei cittadini, una soluzione comunicativa intuitiva e veloce - dice Lucente - adatta a tutti, per avere notizie sul servizio ferroviario in real time. Stiamo lavorando con impegno affinché il rapporto tra viaggiatori e sistema ferroviario sia sempre più trasparente: ogni canale informativo è fondamentale per rendere il sistema accessibile, anche in vista delle Olimpiadi invernali. Regione Lombardia si dimostra ancora una volta all'avanguardia, con l'obiettivo di fornire un servizio efficiente e moderno». 

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