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I lavori

Vigevano, sui lavori al mercato coperto e sul taglio delle piante un altro parere negativo

Massimo Gallina per il movimento “Sostenibilità Equità Solidarietà” condanna l’operazione e chiede le dimissioni del sindaco

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

08 Novembre 2025 - 14:38

Vigevano, sui lavori al mercato coperto e sul taglio delle piante un altro parere negativo

I lavori in corso all’ex mercato coperto di Vigevano proseguono per il rifacimento della soletta della copertura del naviglio e la messa in sicurezza dell’intera area. Il progetto voluto dal Comune ha già provveduto a tagliare tutti i tigli presenti e a togliere la copertura che non sarà più ripristinata. L’amministrazione comunale sostiene ovviamente il proprio operato, ma sono parecchi che contestano l’operazione. L’ultimo in ordine di tempo è Massimo Gallina del movimento “Sostenibilità Equità Solidarietà” che chiede anche «le dimissioni del sindaco Andrea Ceffa».

«La cruda realtà – dice Gallina - è che quel progetto non andava realizzato, e che non dovremmo essere qui oggi a discutere di tigli abbattuti: non lo diciamo noi ma una perizia commissionata e lautamente pagata, vista la levatura del tecnico, Ing. Arduini, il quale, esaminando il tracciato della copertura del Naviglio, ormai più che cinquantennale, dalle Poste centrali al mercato coperto, forniva un parere estremamente chiaro. In pratica, la struttura soggetta al transito veicolare andava sostituita al più presto e, per la parte del mercato coperto, essendo a uso pedonale, veniva raccomandato un serio intervento manutentivo consistente nell’esecuzione di: 1)rimozione dello spessore di cm 30 della vecchia pavimentazione, ormai obsoleta e inaffidabile, con sostituzione con l’impiego di materiali innovativi (reti e armatura al titanio), per realizzare una nuova pavimentazione alleggerita e tecnologicamente avanzata; 
2)consolidamento delle sottostanti travi portanti ancora integre mediante ricostituzione della protezione cementizia, dato che quella originaria risultava completamente disgregata. 
Veniva così soddisfatto, come previsto dalla normativa, il requisito della portata di kg 500 al mq.

In questo quadro, va sottolineato che, durante la riunione della Commissione in data 16/09/2024, gli Uffici tecnici avevano sostenuto di non essere a conoscenza della perizia Arduini ma nemmeno risultava richiesto il parere paesaggistico (obbligatorio per legge), nè una perizia agronomica. Ecco il link relativo alla riunione di Commissione: https://vigevano.consiglicloud.it/meetings/QVdseWlYemJYMmM9

In buona sostanza, assecondando una procedura “disordinata” degli Uffici, lei ha quindi proceduto in difformità alle indicazioni della perizia dell’Ing. Arduini del 2019, senza disporre di un documento equivalente che la ponesse in discussione, per cui, autorizzando le operazioni lei ha consentito la distruzione di uno storico e importante viale alberato che, senza alcun dubbio, costituiva un prezioso elemento di qualità urbana, nonché patrimonio pubblico, dimostrando nell’occasione un’evidente inadeguatezza nello svolgimento del suo ruolo.

Altro aspetto critico della vicenda consiste nell’impiego, o meglio nello spreco, di fondi pubblici ostinatamente investiti in un’operazione decisamente contestata dalla cittadinanza. Non va poi dimenticato che, per seguire le indicazioni della perizia del 2019, sarebbe stata sufficiente circa la metà dell’esborso, mentre ora andranno sostenuti costi aggiuntivi per la ripiantumazione e che inoltre, per la mancanza di fondi, non si potrà realizzare la nuova tettoia. Invece di rigenerare con cura gli spazi urbani, come viene oggi raccomandato a tutti i livelli, ricucendo e valorizzando ogni preesistenza, si è qui concretizzato un intervento di carattere distruttivo e disgregativo, proprio in un contesto delicato e di prestigio adiacente alla piazza Ducale, respingendo con totale noncuranza le proposte di un iter progettuale partecipato e il dialogo con i cittadini».

L’amministrazione comunale, invece, difende il proprio operato con questa spiegazione:

«L’intervento di riqualificazione dell’area del mercato coperto - si legge in un comunicato - si è reso necessario per adeguare la struttura alle norme vigenti in materia di spazi pubblici e a garanzia della sicurezza e dell’incolumità delle persone. La copertura del Naviglio, infatti, presentava gravi segni di deterioramento che ne compromettevano la stabilità. Durante i primi scavi, le verifiche tecniche hanno confermato quanto già evidenziato nella relazione agronomica commissionata dal Comune: le radici degli alberi si erano sviluppate nello strato presente tra la pavimentazione e la soletta posta sopra le travi di sostegno della copertura del Naviglio. I lavori di rimozione degli strati superiori della pavimentazione, necessari per effettuare l’intervento, avrebbero dunque in ogni caso comportato il taglio delle radici compromettendo la stabilità degli alberi stessi con conseguente pericolo di caduta e rischi per l’incolumità dei cittadini e dei lavoratori addetti al cantiere (…) Nel corso delle operazioni inoltre è emerso che alcuni tigli presentavano cavità interne e segni di marcescenza. Come avviene anche in altri Comuni del territorio, in alcune situazioni l’abbattimento e la successiva sostituzione degli alberi rappresentano l’unica soluzione possibile per garantire la sicurezza di cittadini e spazi pubblici. Nel nostro caso il filare sarà integralmente sostituito da nuovi esemplari di tiglio europeo di dimensioni già adulte (circonferenza 30–35 cm), collocati in aiuole appositamente realizzate, con maggior spazio per lo sviluppo delle radici e migliore distanza dalla struttura del Naviglio»

 

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