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terza edizione
26 Novembre 2025 - 10:00
Si è svolta ieri, martedì 25 novembre 2025, al Centro Congressi Battù di Vigevano la terza edizione del convegno dedicato all’eredità morale di Franco Segù, l’odontoiatra scomparso ma ancora profondamente presente nella memoria della città e del mondo lionistico. Una serata intensa, partecipata, segnata da testimonianze che hanno restituito il ritratto di un uomo capace di intrecciare competenza professionale, impegno civile e attenzione autentica per gli altri.
A coordinare gli interventi è stato Andrea Zanchetta, presidente del Lions Club La Melagrana, promotore dell’iniziativa. Sul palco si sono alternati Franco Marchesani, Antonio Falcone ed Enzo Liaci, portando la voce dei Lions che con Segù hanno condiviso progetti, impegni e visione. Le loro parole hanno ricordato la costanza e la naturalezza con cui Segù interpretava il lionismo: non come appartenenza formale, ma come scelta etica quotidiana.
A seguire, gli interventi di Pia Manzini della Fondazione La Fucina, Claudia Isabella dell’associazione Progetto Blu e Marzia Segù, in rappresentanza della famiglia. Proprio il contributo di quest’ultima ha toccato maggiormente i presenti, grazie a un ricordo lucido e affettuoso che ha restituito l’essenza della figura di Franco Segù.
«Franco – ha ricordato la nipote Marzia Segù – non era un lionista “per appartenenza”, ma per vocazione. Ogni gesto compiuto aveva al centro l’idea semplice di mettere le proprie competenze al servizio della comunità». Parole che hanno ripercorso il suo stile: schietto, operoso, sempre capace di ascolto. Un uomo che non separava l’impegno pubblico da quello familiare, di cui era il perno, e che nel lavoro portava la stessa cura e lo stesso senso del dovere.
La testimonianza ha dipinto anche l’aspetto più lungimirante della sua personalità: «La sua capacità rara – ha aggiunto – di intuire i bisogni sociali prima che diventassero emergenze». Un tratto che lo ha accompagnato anche quando si confrontò con la politica, vissuta non come ricerca di visibilità, ma come estensione naturale del suo desiderio di essere utile.
Il pubblico presente ha seguito con attenzione ogni intervento, in un clima raccolto ma non malinconico: più che un ricordo, il convegno è apparso come un invito a proseguire un cammino.
L’evento aveva un fine anche concreto: l’ingresso è stato interamente devoluto all’associazione Progetto Blu, impegnata nella sensibilizzazione e nel sostegno alle strutture che accolgono malati oncologici. Un gesto che rispecchia perfettamente lo spirito di Franco Segù, ancora oggi capace di generare solidarietà.
La serata al Battù ha così rinnovato un’eredità che non appartiene solo alla famiglia o ai Lions, ma a tutta la comunità vigevanese: un patrimonio di valori fatto di integrità, responsabilità e capacità di servizio, che continua a ispirare chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e chi, attraverso iniziative come questa, può scoprirlo ancora.
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