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Natale e Capodanno, i prezzi dei trasporti volano: l’allarme di Federconsumatori

Rincari fino al +285% su bus e treni nelle tratte più frequentate: l’associazione annuncia nuove segnalazioni alle autorità di controllo

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

06 Dicembre 2025 - 15:15

Natale e Capodanno, i prezzi dei trasporti volano: l’allarme di Federconsumatori

Viaggiare per raggiungere famiglia e amici durante le festività di Natale e Capodannorischia di diventare un lusso. Secondo Federconsumatori, i costi di bus, treni e aerei stanno registrando aumenti «inaccettabili, che penalizzano specialmente chi torna a casa per trascorrere le festività in famiglia», come studenti fuori sedeinsegnanti lavoratoriL’associazione annuncia che segnalerà «(ancora una volta) all’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), a Mr.Prezzi e Art tali comportamenti chiedendo le opportune verifiche e le sanzioni del caso contro fenomeni speculativi che pesano in maniera intollerabile sulle tasche degli italiani, specialmente in questa fase». Una richiesta di intervento, dunque, rivolta alle autorità di regolazione e tutela del mercato.

I dati arrivano dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, che ha monitorato i prezzi applicati nell’ultima settimana di ottobre e li ha confrontati con quelli previsti per le settimane delle festività. Le differenze sono considerevoli: +56% per viaggiare in bus, +48% per i treni, +9% per gli spostamenti in aereo.

Alcune tratte in particolare, sottolinea l’associazione, mostrano incrementi particolarmente critici: «Saltano all’occhio alcuni picchi allarmanti: un bus da Milano a Reggio Calabria, sotto le festività, costa il 285% in più rispetto al prezzo normalmente applicato; il viaggio inverso sulla stessa tratta aumenta del 77%; da Bologna a Bari, sempre in bus, il viaggio costa +241% (per il ritorno sulla stessa tratta addirittura la differenza di prezzo rispetto a un periodo ordinario è pari al +163%)».

Non va meglio per chi deve prendere l'aereo. Tra i voli analizzati, la tratta che registra la crescita più significativa è la Roma–Catania, con un aumento del +36% all’andata e +26% al ritorno rispetto ai periodi ordinari.

E anche chi sceglie il treno si trova davanti a cifre pesanti, evidenzia Federconsumatori. La relazione più penalizzante è la Torino-Reggio Calabria, dove il biglietto costa +195% all’andata e +81% al ritorno. Rincari rilevanti anche sulla Milano-Bari, con +123% all’andata e +27% al ritorno.

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