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Alberi secolari caduti, specie aliene in arrivo: corsa contro il tempo per salvare i boschi del Ticino

E sul piano di riforestazione c’è il rischio dei tagli dell’Unione Europea ai progetti Life. NEL VIDEO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL PARCO, ISMAELE ROGNONI E DI FULVIO CARONNI, RESPONSABILE SETTORE BOSCHI DELL'ENTE

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

09 Dicembre 2025 - 16:16

Alberi secolari caduti, specie aliene in arrivo: corsa contro il tempo per salvare i boschi del Ticino

Un danno enorme. Un autentico patrimonio naturalistico spazzato dalla furia del vento. Di quel maledetto ciclone Poppea che il 26 agosto di due anni fa ha letteralmente distrutto 1400 ettari di boschi nel Parco del Ticino. Piante secolari che non hanno retto alla furia degli elementi, ad un vento che ha soffiato a più di cento chilometri orari. I danni sono ingenti, ma si deve ripartire. Rigenerando quelle aree oggi rase al suolo.

Questa mattina, insieme al presidente del Parco del Ticino, Ismaele Rognoni, ed al responsabile del settore boschi dell’ente di Pontevecchio di Magenta, Fulvio Caronni, siamo andati nella zona del Ramo dei Prati, nella vallata della frazione Buccella, uno dei siti dove sono in corso le operazioni di riforestazione.

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