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IL DICIOTTENNE VIGEVANESE NEGLI USA

Basket, la sfida di Matteo Bettanti: «Misurarmi con i migliori per diventare un giocatore vero»

Dalla C Gold della Now Basketball Academy alla Montverde high school in Florida

Edoardo Zanichelli

Email:

edoardo.zanichelli@gmail.com

05 Gennaio 2023 - 12:21

Basket, la sfida di Matteo Bettanti: «Misurarmi con i migliori per diventare un giocatore vero»

Matteo Bettanti, 18 anni, ha scelto l'avventura americana

Ha scelto la sfida della Montverde, in Florida, una delle high school più famose e decorate di tutti gli Stati Uniti d’America, per cercare di innalzare ancora di più il suo livello cestistico. Matteo Bettanti, vigevanese classe 2004, l'ultima stagione in C Gold con la Now Basketball Academy, è tornato in Italia per le vacanze natalizie, con il record della squadra nella prima parte di stagione che segnava 16 vittorie e solo 3 sconfitte.

Matteo Bettanti attacca il canestro in una gara in Florida

«Siamo partiti in quarta, infilando molti risultati utili consecutivi - racconta - Ultimamente però abbiamo sofferto alcuni infortuni e questo ci ha messo a dura prova». Emozionato ma assolutamente determinato ha affrontato questa nuova avventura. «Ho ricevuto offerte da alcune high school, ma la Montverde è quella che mi ha convinto di più, sia dentro che fuori dal campo – spiega - Qui si respira pallacanestro e mi sono trovato fin da subito in un ambiente affine alle mie aspettative, ossia quelle di migliorare, di giocare e di vincere». Diventato praticamente subito uno dei titolari, il diciottenne vigevanese ha continuato a sviluppare il suo gioco e i risultati si sono presto fatti vedere. «Pensavo di partire da subito nel quintetto iniziale – ammette - però il coach ha preferito farmi ambientare per un paio di settimane ai ritmi di gioco americani. Ora sono la guardia tiratrice titolare. Il basket americano è decisamente diverso da quello europeo: mentre qui si predilige il gioco di squadra, negli States conta molto di più l’uno-contro-uno e si punta soprattutto su atletismo e agilità, quindi bisogna essere ben preparati su entrambe le metà campo. I primi mesi sono stati molto difficili; ho cercato di mettermi alla pari dei i miei compagni di squadra, sia a livello fisico che a livello di intensità, e credo di aver fatto un buon lavoro fino ad ora».

Il coach parla ai giocatori prima dell'allenamento

La Montverde è una delle high school più prestigiose a livello cestistico, che ha generato talenti che ora giocano in Nba, come la prima scelta la Draft 2021 Cade Cunningham. Questo trend non sembra volersi fermare. «Ho molti compagni di squadra talentuosi. Se ne dovessi citarne uno su tutti direi Bryce Heard, uno dei prospetti migliori per la classe Draft del 2025. È assurdo come giochi con così tanta naturalezza». Matteo racconta anche di come l’aspetto psicologico possa influire molto sulle performance. «Spesso arrivavo alla partita ascoltando musica, stando un po’ sulle mie, ma ho sempre sentito qualcosa che mi limitava in campo. Ho provato allora a cambiare l’approccio delle giornate in cui avrei dovuto giocare: ho messo da parte la musica e mi sono impegnato nella preparazione del piano-partita insieme ai miei compagni e all’allenatore. Questo ha cambiato completamente il mio punto di vista sull’importanza del pre-partita».

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