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Basket, Vigevano-Rieti: 50 anni fa la beffa del Brina all'Ivlas

Lo spareggio di Pesaro si giocò 40 giorni dopo la fine della poule promozione per via di un ricorso dei laziali. Il ruolo di Dado Lombardi e della Fip. Il 29 giugno, in un clima tesissimo, i reatini si imposero conquistando la serie A

Angelo Sciarrino

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angelo.sciarrino@ievve.com

18 Giugno 2023 - 13:55

Basket, Vigevano-Rieti: 50 anni fa la beffa del Brina all'Ivlas

Poule finale 1972/73: il Brina Rieti espugna la Carducci (foto Giganti del Basket)

Corsi e ricorsi storici. Esattamente mezzo secolo fa, Pallacanestro Vigevano e Sebastiani Rieti si trovarono a battagliare come quest'anno in un girone finale per la promozione in serie A. E non finì bene, anzi finì malissimo per Vigevano, ma potremmo dire per tutto il basket italiano che perpetrò ai danni del sodalizio ducale una delle più grandi ingiustizie della storia.

Siamo nella stagione 1972/73 e l'allora Ivlas guidata dal grande Mario De Sisti, un “mago” della difesa, chiude il girone A al secondo posto alle spalle solo della Splugen Gorizia. Leader di quella squadra è Massimo Antonelli, giovane che la Virtus Bologna ha dato in prestito proprio per “farsi le ossa” nella cadetteria per poi spiccare il volo nella massima serie (con le V nere vinse poi lo scudetto nel 75/76). Insieme a lui tre giocatori di grande esperienza come il capitano “Aiace” Stefano Albanese, Norino Plotegher e Leandro Freguglia, in cabina di regia “cavallo pazzo” Enzo Bertuol, Il pivot Vigna e l'esterno Malachin davano poi un ottimo supporto partendo dalla panchina, come pure il lomellino Quaglia; la squadra era infine completata da Scaglia e Mistri. Nell'altro girone è invece il Sapori Mens Sana Siena a imporsi davanti al Brina Sebastiani Rieti.

Norino Plotegher sogghigna per il quinto fallo di Dado Lombardi che si dispera, ma il Brina Rieti passerà ugualmente a Vigevano (foto Giganti del Basket)

Dai primi di maggio le quattro squadre si affrontano in un girone all'italiana con in palio due posti per l'allora serie A a girone unico. La sola differenza rispetto a quest'anno è che non si gioca in campo neutro, ma con gare d'andata e ritorno sui rispettivi campi. Un impegno non da poco, visto che si è a fine stagione e che per concentrare il tutto si scende in campo due volte a settimana. Per l'occasione a Vigevano viene aumentata la capienza della palestra Carducci con l'aggiunta di tribune posticce in tubolari poste dietro le panchine. Il 2 maggio l'Ivlas esordisce nel migliori dei modi superando tra le mura amiche al termine di un'autentica battaglia il Sapori Siena (59-57). Tre giorni dopo, però, i vigevanesi pasticciano facendosi sorprendere in casa dal Brina Rieti, prima di tre sconfitte consecutive che mettono l'Ivlas spalle al muro. Alla penultima giornata, quando tutto sembra perso, i ragazzi di De Sisti rendono però pan per focaccia al Brina andando a espugnare il caldissimo campo dei laziali (57-58) rimettendosi così in gioco. Il 19 maggio si disputa l'ultimo turno: il Sapori batte Rieti e chiude in testa il girone strappando il primo pass per la serie A, mentre l'Ivlas dà spettacolo travolgendo alla Carducci la Splugen dei giovani (88-59), risultato che consente di agganciare il Brina in classifica. Per la seconda promozione si rende pertanto necessario uno spareggio in campo neutro.

Il titolo apparso sull'Informatore Vigevanese del 24 maggio 1973

Dopo aver raddrizzato una situazione quasi disperata, Vigevano sembra viaggiare sulle ali dell'entusiasmo, mentre Rieti ha accusato il colpo e dà anche la sensazione di essere un po' in riserva di energie vista l'età media piuttosto alta dei suoi giocatori. Ma la beffa è dietro l'angolo. Gianfranco Lombardi, detto Dado, una delle figure più carismatiche del basket italiano degli anni Sessanta, sta chiudendo a Rieti la carriera da giocatore abbracciando nel contempo quella da allenatore che sarà altrettanto fulgida. Da buon livornese, Lombardi ha un carattere forte ed è molto scaltro. Si “inventa” così un ricorso per non si sa bene quale irregolarità commessa dal tavolo proprio in occasione della gara di ritorno persa con Vigevano. La cosa clamorosa è che la Federazione per giudicare il ricorso (poi regolarmente respinto) e il successivo appello (respinto pure questo) impiegherà la bellezza di quaranta giorni! Ammettiamo pure che cinquant'anni fa la giustizia sportiva, in assenza di internet, potesse procedere più lentamente di adesso, ma il lasso di tempo trascorso è davvero spropositato. A Vigevano tutti credono che questo ritardo non sia casuale. Lombardi aveva riportato infatti una brutta distorsione alla caviglia e c'è la convinzione che la Fip abbia così voluto agevolare il suo recupero. Del resto già in passato c'erano stati altri episodi controversi che in un modo o nell'altro avevano sbarrato la strada a Vigevano nella sua rincorsa alla serie A: con Varese, Cantù e le due squadre di Milano protagoniste, ci si era fatti l'idea che il potere centrale non gradisse un'altra lombarda nella massima serie e cercasse di favorire, nei limiti del possibile, altre realtà.

Dado Lombardi contrastato da "Aiace" Albanese sulla copertina dei Giganti del Basket del giugno 1973. All'interno del giornale i lettori trovavano anche un poster dell'Ivlas Vigevano

L'Informatore Vigevanese del 30 maggio 1973 comincia a manifestare il suo dissenso per il lassismo della federazione

Cinque settimane dopo l'ultima partita, viene finalmente fissata la data di questo benedetto spareggio: si gioca venerdì 29 giugno a Pesaro e anche la sede fa discutere visto che per i tifosi laziali è più agevole raggiungere la città marchigiana. Nel frattempo tutti i giocatori del Brina, non solo Lombardi, hanno recuperato le energie, mentre la lunga attesa ha macerato Vigevano. Si gioca in un palazzetto dove i tifosi reatini sono in larga maggioranza, mentre i trecento ardimentosi sopraggiunti dalla Lomellina vengono fatti oggetto di insulti e intimidazioni di vario genere, come tutta la squadra. L'Ivlas resiste un tempo, va al riposo sotto di tre lunghezze, ma Antonelli non è in giornata e alla fine Vigevano deve arrendersi: Rieti vince 55-44 e sale in A. Questa volta è il commendator Luigi Colombo, il presidentissimo, a preannunciare reclamo proprio per il clima di tensione in cui la squadra è stata costretta a giocare, ma ovviamente nulla cambierà.

Un'immagine dello spareggio di Pesaro vinto dal Brina Rieti per 55-44 (foto Giganti del Basket)

Gli inviati dell'Informatore riportano sul numero del 5 luglio 1973 della sconfitta dell'Ivlas nello spareggio di Pesaro

Si dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo. A distanza di 50 anni Vigevano riuscirà a prendersi la sua rivincita?

Un gruppo di ardimentosi tifosi dell'Ivlas in tandem sul lungomare di Pesaro prima dello spareggio contro il Brina Rieti

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