Finalmente il Garlasco può festeggiare la meritata salvezza, un traguardo che la truppa di Paolo Maggi avrebbe già potuto conseguire al termine della stagione regolare se i lomellini non avessero sciupato diverse buone occasioni. Ma si dice che tutto è bene ciò che finisce bene e così la squadra del presidente Albertin raggiunge l'obiettivo che si era posto da neopromossa a inizio stagione, mantenere l'Eccellenza. Il prossimo anno, maturata un po' d'esperienza, magari il cammino sarà un po' meno difficile. La doppia sfida con il Gavirate è stata giocata bene da entrambe le squadre, anche i varesini non hanno demeritato, ma il Garlasco ha avuto un qualcosa in più. Dopo la vittoria per 1-0 di domenica scorsa in trasferta, alla squadra di Paolo Maggi sarebbe bastata anche una sconfitta di misura considerata la classifica migliore maturata a fine campionato, ma quest'oggi era d'obbligo tenere alta la concentrazione e non fidarsi. Il Gavirate ha l'occasione migliore per tornare pienamente in corsa dopo appena dieci minuti, ma Ndzie, tutto solo davanti a Berretta, manda sciaguratamente alto il suo pallonetto. Il Garlasco ricambia la cortesia a metà tempo con Bilardo che, liberatosi in area di rigore, calcia fuori da buona posizione. La gara resta bella e combattuta fino al 13' della ripresa quando i padroni di casa riescono a sbloccare il risultato: Di Domenico strappa un buon pallone all'incrocio dell'area di rigore servendo Rolfini il cui pallonetto colpisce la traversa, ma la sfera rientra in campo e l'accorrente Bilardo è lesto di testa a mettere dentro. A questo punto il Gavirate dovrebbe segnare almeno tre gol per salvarsi, ma continua a essere combattivo. La gara resta così viva fino a cinque minuti dalla fine quando le squadre dimostrano di non averne davvero più e non aspettano altro che il triplice fischio del signor Maninetti di Lovere.
