Pugliese rilancia: "Vogliamo il Vigevano nei Professionisti"
Serata di grandi proclami quella di ieri sera al Vigevano Club. L'attuale patron, Paolo Pugliese, ha presentato l'amico Claudio Rainis, destinato a diventare il nuovo presidente, ma ha anche fatto capire che non ha intenzione di abbandonare il progetto Vi
Anzi, si può dire che grazie all'intervento dell'ex produttore e sceneggiatore cinematrografico di origini tedesche con cui intrattiene da tempo rapporti di lavoro, Pugliese raddoppierà gli sforzi. "A patto - ha detto - che nell'incontro di mercoledì con il sindaco ci vengano date assicurazioni affinchè il progetto Masera abbia finalmente disco verde. Per una semplice firma che avvalli le varianti apportate al progetto sono trascorsi dei mesi, è assurdo perchè tutto questo ci impedisce di ottenere l'omologazione dell'impianto dalla Lega Dilettanti. Se non si sblocca questa situazione tutta l'attività sarà rallentata e il Vigevano ne ricaverà un danno incalcolabile. Ho in animo di realizzare anche un albergo e un convitto all'interno del centro sportivo. Sto parlando di un bene che sarà della città e dunque non capisco perchè finora ho incontrato solo ostacoli". L'avvento di Rainis - proprio oggi (martedì) il passaggio di proprietà sarà messo nero su bianco davanti al notaio Ligori, con Pugliese che resterà a capo dell'Accademia Vigevano - consentirà all'imprenditore romano di alleggerire un po' il suo carico di lavoro e le responsabilità, mentre si sta lavorando all'organigramma strutturale e tecnico per la prossima stagione, che non è detto sarà ancora in Eccellenza. Il colpo di scena della serata è stato infatti l'annuncio da parte di Pugliese dell'offerta fatta al Tritium, società di Prima Lega Pro, per una fusione con l'Accademia. Il Vigevano Calcio, che ricordiamo si trascina debiti per circa 800 mila euro, sarebbe così messo in liquidazione e la nuova entità potrebbe assumere il vecchio nome di Fc Vigevano, riportando in città una categoria di prestigio. L'offerta è stata formalizzata nei giorni scorsi e ora si attende una risposta da parte del geometra Ghezzi, proprietario della Tritum, per quanto questa sia solo un'ipotesi, altre strade potrebbero essere percorse da qui fino a metà giugno, termine ultimo per effettuare fusioni.