Alla ripresa del campionato si interrompe la striscia positiva dell'undici di Dighera, sconfitto al Dante Merlo dalla Bustese per 0-2 su di un campo al limite della praticabilità.
C'era il timore che la lunga sosta potesse aver messo un po' di sabbia nel perfetto ingranaggio del Vigevano di fine 2013. A complicare le cose ci si è messo prima l'infortunio di Niada in allenamento e poi la pioggia insistente che ha reso il terreno del Comunale più simile a una risaia che non a un campo di calcio. E poi la Bustese. Una squadra che si è ritrovata nei bassifondi della classifica dopo aver iniziato la stagione con ben altre ambizioni. Ma gli uomini ci sono e il nuovo mister Cavicchia, con il cambio di modulo e qualche innesto sul mercato di dicembre, ha ben motivato i suoi che si sono presentati a Vigevano con il coltello tra i denti, decisi a far bene. Ed è stato proprio il differente atteggiamento a fare la differenza. Gli ospiti hanno iniziato la partita aggredendo subito gli avversari, con la consapevolezza che, con le condizioni del campo, oggi passare in vantaggio sarebbe stato determinante. Il Vigevano, invece, si è un po' troppo specchiato, non intuendo subito il pericolo. E dire che dopo appena due minuti suona un campanello d'allarme, con Berretta che deve compiere un mezzo miracolo su Romano, arrivato a colpo sicuro da distanza ravvicinata. L'avvertimento non basta perchè al 13' i padroni di casa vanno sotto. Inaspettatamente è Baraldini, protagonista di un girone d'andata sontuoso, a commettere un errore determinante: su lancio lungo della Bustese, il difensore invece di spazzare via cerca il controllo con il risultato di farsi soffiare il pallone da Guarda che, solo davanti a Berretta, lo trafigge con un preciso diagonale. Il Vigevano cerca di reagire, non si può dire che giochi male, ma è sempre un po' troppo lezioso e poco incisivo. Del resto per una squadra tecnica, che cerca il fraseggio, non è certo facile giocare su di un campo in queste condizioni. Sul finire del tempo, siamo al 42', la Bustese affonda il coltello: Panzetta riprende una respinta della difesa biancoceleste, si infila in un varco centrale e batte imparabilmente in rete. Sullo 0-2 la gara è compromessa, servirebbe un gol per riaprirla, ma prima del fischio che manda le squadre negli spogliatoi Giallonardo, su azione di calcio d'angolo, arriva male di testa da buona posizione. Il Vigevano ci prova con generosità nella ripresa, all'8' su tiro-cross di Leto Colombo Restelli salva in angolo, ma col passare dei minuti le condizioni del terreno peggiorano ulteriormente, tanto che attorno all'ora di gioco i padroni di casa chiedono la sospensione: l'arbitro prova a far rimbalzare il pallone che in effetti si affossa nelle pozze d'acqua, ma la gara va avanti tra le proteste del pubblico. Nell'ultima mezz'ora non è certo più una partita di calcio, ma il signor Rovesti di Mantova ha ormai preso la sua decisione, che è quella di arrivare alla fine. Nonostante tutto il Vigevano va ancora vicino al gol, al 22' con una conclusione di Giallonardo respinta da Restelli e al 28' con un colpo di testa del neo entrato Pannone che sfiora il palo. Ma non è proprio giornata e nel finale arriva anche l'infortunio di Azzalin che, toccato duro al ginocchio da Scarcella (espulso per doppio giallo al pari del compagno Guarda), viene trasportato in ospedale per accertamenti. Mentre altre tre gare in questa prima di ritorno non sono neppure iniziate causa la pioggia (a Voghera, Sesto Calende e San Giuliano), il Vigevano frena bruscamente alla vigilia del turno di riposo. Tornerà in campo domenica 26, ancora al Dante Merlo contro il Sant'Angelo.
Vigevano: Berretta Di Mauro, Baraldini,
Viganò, Costescu (14' st Lentini), Graziano (29' st Salusti), Provasio,
Azzalin, Leto Colombo, Giallonardo (23' st Pannone), Constantin. All. Dighera.
Note: Recupero: 1' e 4'. Calci d'angolo 8-3 per il Vigevano. Espulsi Guarda e Scarcella per doppia ammonizione. Ammoniti Constantin e Constantin. Spettatori:
150 circa.