Calcio, polemica tra Vigevano e tifosi sulla diffusione del giornalino del Club
Ieri in occasione della gara tra i biancocelesti e Arconatese, la società ha vietato la distrubuzione della pubblicazione all'interno del Dante Merlo. Il Club non ci sta: «Una rivalsa puerile»
Si registra una nuova puntata nell'ormai lunga polemica tra il Vigevano Calcio e il Club dei tifosi biancocelesti. Nel pomeriggio di ieri, prima della sfida tra la squadra di Dighera e l'Arconatese, la società ha infatti vietato la distribuzione del tradizionale giornalino all'interno dello stadio Dante Merlo. E nelle scorse ore lo stesso Vigevano Club, a firma del presidente Dante Bellazzi, ha pubblicato una nota particolarmente critica: «In merito al divieto del Vigevano
Calcio di distribuire il Giornalino del Vigevano Club all'interno
dello Stadio, prima della gara con l'Arconatese, possiamo dire di
non esserne stupiti, avendo imparato a conoscere in questi anni la
"filosofia aziendale" di questa gestione del Vigevano Calcio. È
un'azione che qualifica chi la effettua e non certo chi la subisce…
Azione che non censura certamente l'opinione del Club in quanto il
giornalino è stato distribuito comunque appena fuori dalla porta
della tribuna, in tribuna Bettelli il dicktat non ha raggiunto gli
incaricati e la pubblicazione è stata distribuita (a quei pochi)
come di consueto all'interno. Pubblicazione che in ogni caso è
stata e sarà distribuita come al solito in città e pubblicata sui
social network come sempre. Come si spiega perciò il divieto se non
come una rivalsa (abbastanza puerile) verso coloro che in questi
ultimi due anni e mezzo hanno cercato di capire meglio le azioni del
Vigevano Calcio ma che a tuttora restano perlomeno incomprensibili
nei modi e negli atteggiamenti oltre che nella sostanza. Operato
della Società che comunque sembra essere incompreso anche dal resto
della cittadinanza se è vero, come è vero, che le presenze allo
stadio si sono attestate attorno al centinaio e se nel sentire comune
il Vigevano Calcio non è amato come qualcuno vuol far credere. Se
poi si arriva al punto di voler censurare l'opinione altrui, giusta
o sbagliata che sia e senza voler scomodare paroloni come democrazia,
tolleranza e quant'altro, vuol dire che la situazione è forse
precipitata in un punto così basso da non poterne più venir fuori
se non con l'azzeramento totale dell'ambiente biancoceleste.
Immaginare che qualcuno possa anche solo pensare di risolvere i
problemi censurando chi li fa notare ed evidenzia ci fa venire i
brividi. Ma a che punto siamo arrivati? Ah, il buon Voltaire che
diceva: "non sono d'accordo con te ma darei la vita affinché tu
possa esprimere la tua opinione"… Senza contare, poi, il "buon
gusto" della scelta della giornata nella quale effettuare questa
"porcheria", giornata durante la quale si è ricordata la figura
immacolata di uomo e di sportivo come Piero Buscaglia, lui si che è
e sarà ricordato per sempre dagli sportivi Vigevanesi per quella
grande persona che è stato. Altri invece...».
La replica della società, nella persona del vicepresidente Riccardo Lodigiani, è secca quanto veloce: «Non commentiamo più questo genere di situazioni. Giunti a questo punto dicano e facciano pure ciò che vogliono...».