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Il Vigevano Club: «Che sia una rinascita vera»

Mentre è in atto un tentativo di salvataggio del Vigevano Calcio dopo il fallimento decretato dal Tribunale di Pavia, con un comunicato il Vigevano Club rende pubblici e stigmatizza due episodi avvenuti negli ultimi giorni e che, a suo dire, testimoniano

21 Ottobre 2014 - 15:27

Il Vigevano Club: «Che sia una rinascita vera»
"Lo striscione non offensivo, ma di contestazione alla società, esposto in gradinata nella gara con l'Arconatese, è stato nei giorni successivi rimosso e, nella notte tra sabato e domenica scorsa, posizionato da mani ignote sulla cancellata dell'abitazione privata della nostra vice presidente Franca Ticozzi, alla quale esprimiamo piena e totale solidarietà. Un atto anonimo e vigliacco, estraneo ad ogni legittima polemica sportiva, che qualifica da sé autori ed eventuali mandanti, di chiunque si tratti. Inoltre l'incontro pubblico tra i tifosi e l'allenatore Di Paola, previsto per lunedì 10 ottobre presso la nostra sede del Cer e concepito come ennesimo atto di buona volontà del Club per creare un minimo rapporto tra tifosi e squadra, è stato annullato per il veto della dirigenza sportiva della società dichiarata fallita dal tribunale di Pavia. Ultimo autogol societario che dimostra, se mai ce ne fosse ancora ulteriore ed ennesima conferma, come i mancati rapporti tra squadra e sostenitori siano sempre e soltanto stati causati (e/o voluti) per futili motivi, dalla dirigenza stessa. Da questo momento in poi consideriamo come unici referenti ufficiali e attendibili, per ciò che riguarda le vicende biancocelesti, la curatrice fallimentare dott.ssa Lissi e l'Assessore allo Sport Ceffa. Rivolgendo un appello anche a loro aggiungiamo anche, in seguito al diffondersi di voci di eventuali "cordate" che sarebbero pronte a rilanciare il Vigevano Calcio, che una rinascita biancoceleste vera e non di facciata avrà senso e credibilità soltanto se promossa da persone (meglio se locali) del tutto estranee alle ultime dirigenze e basata su politiche totalmente differenti (visti i risultati…) da quelle messe in pratica negli ultimi anni. Se non si volta pagina davvero e completamente, è meglio prendersi una salutare pausa di riflessione senza ulteriori e dannosi salti nel buio, anche e proprio a tutela di quella tradizione biancoceleste troppo gravemente offesa".
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