Calcio: l'ultimo saluto a Gianluigi Maggioni

Ultimo saluto questa mattina presso la chiesa della frazione Barbavara a Gianluigi Maggioni, uno dei maggiori talenti che il calcio vigevanese fu in grado di esprimere negli anni Sessanta; domani avrebbe compiuto 82 anni, essendo nato il 19 maggio del 1942.

Dopo aver iniziato a praticare calcio nel settore giovanile della Juventus, per poter meglio conciliare gli studi fu invitato da Soutschek a entrare nel vivaio biancoceleste dove venne seguito da Pierinin Colli, Carapellese e Costanzo. In prima squadra arriva nel 1960 dopo la doppia retrocessione del Vigevano dalla serie B alla serie D. Centrocampista ordinato e dall'ottima visione di gioco, si dimostra anche un freddo rigorista: con la maglia biancoceleste disputa in due stagioni 26 gare realizzando 6 reti. Maggioni sarà l'ultimo dei numerosi affari del presidentissimo Santino Bettelli che a vent'anni lo cedette al Palermo. Con i rosanero siciliani disputa 48 partite tra serie A e serie B mettendo a segno l'unica rete nella massima serie contro il Milan che da pochi giorni aveva alzato a Wembley la sua prima Coppa dei Campioni. Arriva quindi il trasferimento al Monza dove gioca tre stagioni entrando nel cuore della società e della tifoseria biancorossa. Di lui non sarà mai dimenticata la rete che il 4 giugno del 1967 nello spareggio di Bergamo contro il Como riporta i biancorossi, allenati da Gigi Radice, in serie B. Chiude con il calcio giocato nella Cremonese, ma poi fa ritorno a Monza dove sarà braccio destro dello storico presidente Valentino Giambelli e consigliere prima di un giovane Adriano Galliani e poi di un ancor più giovane Beppe Marotta.

Alle esequie di questa mattina, a porgere le condoglianze ai figli Giorgio e Alessandro, anche una delegazione del Monza e una nutrita rappresentanza della sezione di Vigevano dei Veterani dello Sport, sodalizio di cui Maggioni ha fatto parte in questi anni.