Calcio, Eccellenza, Vigevano: "Il momento è difficile, ma resto ottimista"

La sconfitta di Besnate ha ulteriormente peggiorato la posizione di classifica del Vigevano a due sole giornate dal termine del girone d'andata. Se da un lato i biancocelesti mantengono il penultimo posto davanti all'Ardor Lazzate, dall'altro il divario dalla squadra che li precede in classifica, il Tavernerio, vittorioso ad Erba, è lievitato a quattro punti, mentre la zona salvezza dista sempre sei lunghezze.

Mister Luca Cataldo analizza così la prova di domenica: "Purtroppo - dice - ci troviamo a dover sempre fare i conti con una rosa ristretta, tra giocatori infortunati, altri che se ne sono andati ed altri non ancora al top della condizione; di conseguenza le scelte sono quasi obbligate. Nonostante ciò abbiamo disputato un primo tempo soddisfacente, ci siamo mossi discretamente in campo, poi al primo errore siamo stati puniti ed è chiaro che in un momento in cui siamo piuttosto fragili abbiamo accusato il colpo. Nel frattempo sono pure usciti due giocatori per infortunio, ma nella ripresa la squadra ha provato ugualmente a reagire; così facendo ci siamo però un po' sbilanciati ed i nostri avversari hanno avuto qualche occasione in più, sebbene anche la seconda rete sia nata da un nostro cattivo posizionamento. Va anche detto che la Besnatese magari non paga tanto l'occhio, ma non è un caso che si trovi così in alto in classifica. E' una squadra sorniona, che possiede equilibri ben precisi e gioca tranquilla, quella tranquillità che a noi manca".

Facendo le debite proporzioni, il Vigevano sta attraversando un momento simile a quello della Fiorentina; basta un singolo episodio per smontare quanto di buono fatto fino a quel momento. E in una situazione così difficile si cercano quei pochi aspetti positivi che possano dare fiducia, come ad esempio l'esordio di Capano, che nei venticinque minuti in cui è stato in campo ha fatto intravedere le suo qualità di player di centrocampo, oppure la dedizione di Limiroli che ha giocato nonostante il naso rotto. "A tal proposito - spiega il tecnico - Federico ha provato a utilizzare una mascherina non personalizzata, quando ha visto che non andava bene se l'è sfilata ed ha deciso di restare ugualmente in campo senza protezione. Ovviamente l'apporto è stato limitato perchè non ha potuto sfruttare il suo gioco aereo, ma non posso che ringraziarlo per la disponibilità e il coraggio dimostrato".

A questo punto il mercato invernale (aperto fino al 18 dicembre), è l'ancora a cui ci si deve aggrappare. "Non nascondo che c'è un po' di preoccupazione - prosegue Cataldo - ma allo stesso tempo resto abbastanza ottimista. Da parte della società c'è la volontà di intervenire per inserire giocatori di qualità ed esperienza che ci possano dare una grossa mano. Un paio spero già di averli per la gara con il Magenta, in ogni caso ci vuole calma e pazienza, consapevoli che la pausa di gennaio, grazie al lavoro, potrà aiutarci a trovare la quadratura necessaria".