È stata dedicata interamente
all''''''''esame dei periti informatici anche l''''''''udienza di oggi del processo
per il delitto di Garlasco. In aula l''''''''ingegner Roberto Porta e il
dottor Daniele Occhetti hanno risposto per ore a domande e richieste di
chiarimento prima dei pm e poi della parte civile. Alle 16,15 l''''''''udienza
è stata infine aggiornata a domani alle 15, quando sarà la volta della
difesa, che oggi non è potuta intervenire perché il professor Angelo
Giarda è stato costretto ad allontanarsi prima delle 13 per altri
impegni.
Tra i punti affrontati, i periti sono tornati sulla
tempistica della telefonata al 118 con cui Alberto Stasi ha dato
l''''''''allarme dopo il ritrovamento del cadavere della fidanzata. Una
telefonata che secondo i periti, sulla base di considerazioni di natura
sperimentale, è più probabille che sia partita dalle vicinanze di villa
Poggi, come ha detto Alberto, e non quando il giovane era già in
prossimità della caserma dei carabinieri, come risulta da una
simulazione dei carabinieri. La conclusione si desume dalla cella
agganciata, quella di via Bozzole anziché quella di via Leonardo da
Vinci, ma i periti hanno sottolieneato che si tratta di considerazioni
di natura probabilistica.
In apertura di udienza la difesa, con
il professor Giarda, aveva anche chiesto l''''''''estromissione dal fascicolo
del filmato realizzato dalla parte civile con la simulazione
dell''''''''aggressione. Una richiesta che il giudice Stefano Vitelli ha
respinto. Quel filmato è stato poi anche mostrato in aula, ma solo
relativamente alla seconda parte, quella in cui viene ricostruito il
percorso in bicicletta da villa Poggi a villa Stasi, che sarebbe stato
possibile compiere in 5 minuti. La prima parte, relativa
all''''''''aggressione vera e propria, verrà invece presa in considerazione
quando interverranno i periti medico-legali.