La sua lotta per sopravvivere, al reparto di
Rianimazione dell''''''''ospedale Maggiore di Novara, è durata dodici giorni.
Luca Zandi, 17 anni, studente di Vigevano, si è arreso nelle prime ore
di ieri. Non ha più ripreso conoscenza dopo essere finito in coma
per un banale incidente stradale, una caduta con la bicicletta, avvenuta
nella tarda serata di martedì 29 giugno in strada Chitola, alla periferia
della città. Quella sera il ragazzo aveva partecipato con gli amici a
una festa ai laghetti di Santa Marta, una struttura per la pesca
sportiva nelle campagne di Vigevano. Era stato tra i primi a lasciare la
compagnia perché doveva rientrare per mezzanotte. La caduta è avvenuta
intorno alle 23,30 mentre percorreva una stradina di campagna, asfaltata
ma piuttosto sconnessa e non illuminata. Era in compagnia di un''''''''amica
in scooter e si è ipotizzato che quest''''''''ultima lo stesse trainando. Gli accertamenti sono stati disposti solo a
distanza di alcuni giorni dalla Procura e affidati alla polizia
stradale: sul luogo del sinistro infatti nessuno ha chiesto l''''''''intervento
delle forze dell''''''''ordine ma solo di un''''''''ambulanza. Al Pronto soccorso
hanno disposto subito il trasferimento a Novara. Luca aveva un ematoma
cerebrale. I sanitari hanno sperato che si riassorbisse, ma non è stato
così e anzi sono sopraggiunte complicazioni che han portato al decesso.
Il giovane abitava in corso Cavour con i genitori e due fratelli più
piccoli e giocava a basket nella formazione Under 17 della Cat Vigevano. Nel frattempo gli agenti della polizia stradale hanno sentito a verbale una dozzina di persone e avrebbero ricostruito l''''''''accaduto, trovando conferma al fatto che la ragazza in scooter stava trainando l''''''''amico in bicicletta. Per questo la giovane, da poco diciottenne, sarebbe indagata per omicidio colposo.