Tra due giorni sarà passato un anno da quel 25 settembre 2009, quando un terribile incidente sul lavoro a lei portò via il marito e ai suoi due figli il padre. Roberto Molon, 44 anni, dipendente della Vicos, stava asfaltando la nuova circonvallazione dei Piccolini: rimase schiacciato sotto un rullo in manovra, condotto da un collega. La moglie, Patrizia Guolo (qui con il figlio più piccolo durante la cerimonia di inaugurazione del cippo che il Comune ha realizzato per ricordare quel tragico infortunio), 43 anni, è rimasta vedova con due ragazzi da crescere: il più grande, Mattia, ha quasi 16 anni e frequenta il Pollini di Mortara, il piccolo, Luca, ne ha 8 e fa la terza elementare. «In un anno - dice la donna in un''''''''intervista all''''''''Informatore - non abbiamo ancora ricevuto alcuna offerta da parte dell''''''''assicurazione, neanche una telefonata. Percepiamo sì la pensione di reversibilità dall''''''''Inail e un assegno mensile per l''''''''infortunio, che andrà a ridursi man mano che i figli cresceranno. In ogni caso si tratta di una somma decisamente inferiore allo stipendio che portava a casa mio marito. Per i danni morali, invece, non abbiamo visto ancora un centesimo. Spero che questa situazione si sblocchi al più presto. Non tanto per me, che in un modo o nell''''''''altro riesco a tirare avanti, quanto per i ragazzi. Con tutto quello che hanno passato, restando senza più il papà, almeno che abbiano la possibilità di crescere e di studiare senza che manchi loro nulla».
Per leggere l''''''''intervista completa vi rimandiamo all''''''''Informatore in edicola da giovedì 23 settembre 2010