L''''''''officina di autoriparazioni, aperta a quanto pare da circa due mesi in un capannone di corso Novara 173, operava in modo totalmente abusivo, senza alcuna comunicazione alla Camera di Commercio, come impone la legge. A porre fine l''''''''attività è stato, ieri mattina alle 8,30, un blitz della polizia locale, intervenuta dopo aver raccolto la segnalazione di un cittadino. A mandare avanti l''''''''officina erano due tunisini di 38 e 33 anni: il primo è risultato regolarmente residente a Vigevano, mentre l''''''''altro, irregolare e senza permesso di soggiorno, aveva già ricevuto due decreti di espulsione dai questori di Novara e Milano e pertanto è stato arrestato. L''''''''operazione è stata illustrata questo pomeriggio dal comandante della polizia locale Pietro Di Troia, dagli agenti del nucleo specialistico e del nucleo Commercio e dall''''''''assessore all''''''''Ambiente Mauro Facchini. Nel capannone, insieme a cinque auto in riparazione e due autocarri fuori uso, sono stati infatti trovati anche ingenti quantitativi di rifiuti speciali: cumuli di macerie provenienti da demolizioni edili e fusti di olii esausti. Per questo i due tunisini sono stati denunciati a piede libero per gestione illecita di rifiuti. Per l''''''''esercizio abusivo dell''''''''attività di autoriparazione hanno invece ricevuto sanzioni amministrative di 5164 euro a testa.