Dopo la piena autunnale il Ticino ha modificato il suo corso e, adesso che si è un po'''''''' abbassato, picchia con violenza molto maggiore contro l''''''''argine del Ramo delle Streghe, nel punto in cui il Parco una decina di anni fa aveva realizzato opere di rinforzo della sponda. Se la sta letteralmente mangiando: frana ogni giorno di più, ormai la strada che costeggia il fiume non è larga più di due metri e subito dopo ci sono le prime due casotte, che a questo punto sono decisamente in pericolo e rischiano di essere inghiottite. Subito dopo potrebbe essere la volta delle altre 24 esistenti in quel gruppo, in posizione leggermente più arretrata, ma in pericolo c''''''''è anche il vicino scaricatore dell''''''''Enel. I frequentatori della zona, circa trecento, che un anno fa si erano anche costituiti in associazione, sono molto preoccupati: «Se non si interviene rapidamente, qui tutte le casotte rischiano di essere presto spazzate via. Il Ramo delle Streghe non esisterà più».
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