Due albanesi residenti a Vigevano, Artur ed Ervis Allkanjari, zio e nipote di 47 e 22 anni, sono stati sottoposti a fermo dagli agenti del commissariato di Vigevano con le accuse di sfruttamento della prostituzione, rapina aggravata e ricettazione di una pistola. L''''''''operazione ha preso avvio sabato sera dopo la denuncia della vittima ed è giunta a conclusione in tempo record: ieri mattina, dopo il riconoscimento fotografico, sono stati catturati i due indagati, in serata è stata recuperata nell''''''''abitazione del padre del più giovane a Milano anche l''''''''arma, una Sig Sauer calibro 9 corto, risultata provento di una rapina in villa avvenuta lo scorso maggio ad Arese. I due albanesi, che sono stati trovati in possesso di quasi 7 mila euro in contanti, da quanto è emerso pretendevano il pagamento di una sorta di plateatico, ovvero una tassa per l''''''''occupazione del marciapiede, pari a 350-400 euro al mese, dalle ragazze rumene che si prostituiscono lungo la provinciale all''''''''altezza della frazione Belcreda di Gambolò. Una di loro però, una 30enne residente in città, non aveva effettuato gli ultimi pagamenti, avendo interrotto temporaneamente l''''''''attività per ragioni di salute. Zio e nipote sono andati a casa sua e l''''''''hanno minacciata con la pistola, intimandole di pagare il dovuto senza tante storie.