Alle 9 l''''''''ufficiale giudiziario, accompagnato dalla polizia, ha eseguito lo sfratto, facendoli sloggiare dalla loro abitazione di via Calabria 15. Fino alle 14 la madre e i tre più piccoli, uno di soli sette mesi, sono rimasti in Comune, negli uffici dei servizi sociali, alla ricerca di una soluzione che non si è trovata. Poi, alla chiusura, i vigili li hanno allontanati anche da lì. Così a sera, dopo il rientro in città del padre, che aveva accompagnato la figlia maggiore, di 11 anni, a Milano per sostenere un esame di arabo, l''''''''intera famiglia è tornata alla loro vecchia abitazione: hanno sfondato la porta (alla quale era stata cambiata la serratura) e sono rientrati a casa. Forse hanno commesso un reato, o comunque un illecito, ma sostengono di non aver avuto scelta.
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