«E' entrato in casa e mi ha chiesto i documenti; poi mi ha preannunciato una perquisizione. Lei è accusato di pedofilia, mi ha detto. A quel punto non ci ho visto più». Don Francesco Cervio, 64 anni, parroco di Albonese, racconta così il tentativo di raggiro del quale è rimasto vittima giovedì sera intorno alle 21. «L'uomo che mi si è presentato era in divisa - racconta - con la bandoliera nera e rossa dei marescialli. Però aveva una radio ricetrasmittente sulla spalla, come si vede solo nei telefilm americani». Il falso militare gli ha chiesto i documenti e poi gli ha annunciato l'avvio di una perquisizione. «Quando mi ha detto perchè ho reagito e ho cercato di chiamare i carabinieri, quelli veri - racconta ancora il sacerdote - ma lui, in modo deciso ma senza violenza, ha interrotto la comunicazione. Allora io sono scappato all'esterno e ho chiesto aiuto ai ragazzi che al giovedì sera si allenano nel campetto dell'oratorio. Quando siamo tornati indietro il finto carabinieri e il complice, con cui aveva parlato per radio più di una volta, si erano però volatilizzati».