I soldi versati sul loro libretto di risparmio postale avevano iniziato a sparire a poco a poco. Ma solo dopo quasi due anni, nel settembre dello scorso anno, i due pensionati di Ceretto intestatari del conto se ne accorsero: a loro insaputa erano stati effettuati dieci prelievi in 22 mesi e mancavano all'appello ben 27.500 euro. Le indagini hanno portato a concentrare i sospetti su un funzionario delle Poste, Pietro Scolaro, 58 anni, residente a Mortara, nel periodo interessato direttore degli uffici di Ceretto, Nicorvo e Albonese. Accusato di peculato continuato, oggi ha patteggiato la pena: un anno e dieci mesi di reclusione, con i benefici di legge.