Stamattina, dopo il miglioramento delle sue condizioni, ha ricevuto all'ospedale di Trento la visita dei carabinieri: è accusata dell'omicidio del convivente, il professore vigevanese Marco Chiapparoli
Si è risvegliata stamattina dallo stato di coma farmacologico in cui versava Ina Celma, la moldava di 32 anni promessa sposa del professore di matematica vigevanese Marco Chiapparoli, 35 anni, ed accusata di averlo ucciso prima di tentare di togliersi la vita, nella notte tra martedì e mercoledì, nell'appartamento in cui abitavano a Carisolo, in Trentino. Vi si erano trasferiti dopo che l'uomo aveva ottenuto una cattedra in una scuola media della zona e avrebbero dovuto sposarsi a dicembre. Questa mattina la donna, ricoverata all'ospedale Santa Chiara di Trento per le ferite riportate nel suo tentativo di suicidio, subito dopo essere uscita dal coma ha ricevuto la visita dei carabinieri, che le hanno notificato il decreto emesso dalla Procura di Trento che ne dispone il fermo con l'accusa di omicidio volontario. Quanto prima Ina Celma verrà sentita dagli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, all'alba di mercoledì, la donna sarebbe andata in cucina e avrebbe preso un coltello da carne con il quale avrebbe colpito il fidanzato, ancora a letto, con cinque fendenti al collo. Quindi sarebbe andata in bagno dove si sarebbe ferita con più colpi all'addome e si sarebbe tagliata i polsi. Infine, dopo aver ripulito la lama, sarebbe tornata a letto coricandosi a fianco del cadavere del fidanzato.