Pesanti pene per i due albanesi, zio e nipote, arrestati dalla polizia il 21 dicembre dello scorso anno ed accusati di sfuttamento della prostituzione di due ragazze rumene, di due rapine e di detenzione illegale di una pistola. Artur e Ervis Allkanjari, di 48 e 23 anni, residenti a Trezzano sul Naviglio e tuttora in carcere ai Piccolini, sono stati condannati oggi dal gup Stefano Vitelli rispettivamente a 6 anni di reclusione e 1200 euro di multa e 3 anni e 800 euro, pene di poco inferiori alle richieste del pm Marcello Maresca. Secondo le accuse avevano sfruttato dal 2006 alla fine del 2010 la prostituzione di due sorelle rumene di 34 e 31 anni, facendosi consegnare da loro inizialmente la metà dei guadagni e poi un fisso settimanale di 2-300 euro. Quando nel 2008 le due donne avevano manifestato l'intenzione di smettere con quell'attività per ragioni di salute, le avevano malmenate e minacciate anche con una pistola e una era stata anche rapinata del cellulare e di una collana d'oro. Artur Allkanjari era poi accusato di un'altra rapina ad una terza prostituta italiana, che voleva esercitare la sua attività nella stessa zona delle due rumene, lungo la provinciale tra la Sforzesca e la Belcreda, e che il 27 settembre 2010 era stata aggredita, ferita ed alleggerita della borsa con l'incasso della serata, 350 euro.