Era presente oggi Alberto Stasi - per la prima volta in un processo a porte aperte - all'udienza che lo vede imputato di detenzione di alcuni filmati di natura pedo-pornografica. Il procedimento è nato da una costola di quello per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, per il quale è stato assolto in primo grado (tra due settimane si aprirà l'appello a Milano). L'udienza odierna è stata dedicata all'audizione dei due periti informatici e dei quattro consulenti delle parti, che hanno illustrato le loro conclusioni, solo in parte convergenti, sulle analisi condotte sul computer portatile e sul disco rigido esterno di Stasi. È emerso che i numeri dei video pedofili non coincidevano con quelli indicati nel capo d'imputazione originariamente formulato dai pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci. Al termine l'attuale pm Marcello Maresca ha così modificato l'accusa, precisandola in modo più dettagliato e indicando, oltre ai video, alcuni dei quali emersi solo in seguito agli accertamenti peritali, anche le singole sequenze. Alberto deve rispondere della detenzione di 18 filmati, 11 trovati sul pc portatile e 7 sul disco rigido esterno, per un totale di 64 sequente di natura pedopornografica. Il processo prosegue il 21 novembre, quando dovrebbe essere sentito lo stesso imputato.