Sulle spalle il giudice, il cancelliere, il pm e gli avvocati non hanno le toghe nere ma impermeabili e giubbotti. E l'udienza non si tiene nella solita aula del Tribunale ma in aperta campagna, su una stradina buia tra Scaldasole e Alagna, alle 22,30 di ieri. Tecnicamente è un esperimento giudiziale, disposto dal gup Stefano Vitelli: bisogna accertare se la vittima del tentato omicidio, Paolo Vezzoli, 41 anni, di Mortara, poteva essere in grado, come sostiene, di riconoscere chi ha fatto fuoco contro di lui a colpi di fucile, indicandolo fin da subito ai carabinieri in Massimiliano Zorzoli, 35 anni, di Zerbolò, suo ex datore di lavoro nonché marito della sua ex amante, ora agli arresti domiciliari con un'imputazione di tentato omicidio. L'esito è stato positivo: in condizioni di visibilità analoghe, in una notte senza luna, i fari dell'auto di Vezzoli hanno permesso di scorgere chi c'era al volante di quella di Zorzoli.
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