Un'abilissima "recita" durata due anni e conclusa con una truffa colossale: circa 200 mila euro tra quattro orologi di gran marca e acconti versati per la prenotazione di altri due esemplari altrettanto preziosi. La vittima è un notaio vigevanese: ha consegnato i pezzi pregiati ad un amico che glieli aveva venduti affinchè li portasse in Svizzera a revisionare. Lui invece è sparito con il ricco malloppo, rendendosi irreperibile. Lo stesso professionista ha ricostruito i passaggi della vicenda martedì in Tribunale, nel processo in cui si è costituito parte civile.
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