«Qualche volta si pensa che i sacerdoti che celebrano un funerale pronuncino parole di circostanza. Ma io vi sono davvero vicino, perchè il Signore mi ha dato modo di capire cosa si prova in questi momenti, togliendomi in soli sei anni tutta la famiglia». Così l'arcivescovo di Vigevano, Vincenzo Di Mauro, ha parlato ai famigliari di Marco Chiapparoli, l'insegnante di 35 anni ucciso dalla fidanzata a Carisolo (Trento) lo scorso 19 ottobre e del quale questa mattina si sono svolti i funerali. «Il tempo che arriva sarà duro - ha poi aggiunto il presule - vi troverete come naufraghi in balìa del mare, alla ricerca di un appiglio qualunque per sopravvivere. E quell'appiglio sarà la croce di Cristo. Che non vi risolverà tutti i problemi ma vi aiuterà ad andare avanti». Parole toccanti che hanno suscitato l'applauso spontaneo dei tanti, tantissimi, che hanno voluto dare l'ultimo saluto al giovane insegnante. Con l'arcivescovo di Vigevano hanno concelebrato la funzione undici sacerdoti, tra i quali lo zio, don Gabriele Rossi ed il parroco dell'Addolorata, la parrocchia che Marco Chiapparoli frequentava, don Luigi Colombo. Al termine della cerimonia, mentre il feretro lasciava il Duomo, in tanti hanno voluto esperimere un ricordo per il giovane docente. Per il suo omicidio da settimane è indagata ufficialmente la sua fidanzata Ina Celma, 32 anni, moldava, ancora in ospedale per la convalescenza (dopo l'omicidio si era procurata profonde lesioni ai polsi che hanno richiesto un lungo intervento chirurgico). La prossima settimana, forse, sarà dimessa e si dovrà stabilire se trasferirla in carcere o presso una casa di cura.