È stata una sfilata di generali, questa mattina a Gravellona, per l'inaugurazione della casa "domotica" (robotizzata e automatizzata) secondo le più moderne tecnologie donata dall'Associazione nazionale alpini a Luca Barisonzi la giovane penna nera rimasta ferita gravemente in uno scontro a fuoco a Bala Murghab in Afghanistan il 18 gennaio del 2011. Il ragazzo ventenne è costretto a vivere su una sedia a rotelle a causa di una lesione spinale. Oggi a Gravellona c'erano più di duemila persone, quattro generali di corpo d'armata, un generale di divisione e due generali di brigata. Presente il capo di stato maggiore dell'esercito generale Claudio Graziano e il direttore del personale dell'esercito generale Francesco Tarricone, oltre al generale Alberto Primicerj comandante delle truppe alpine. La messa è stata celebrata dall'ordinario militare dell'esercito monsignor Vincenzo Pelvi. Prima di entrare nella casa e tagliare il nastro hanno parlato il presidente dell'associazione nazionale alpini Corrado Perona, il vice presidente vicario Sebastiano Favero, il sindaco di Gravellona Francesco Ratti e il generale Claudio Graziano. Tanti sindaci, il presidente della Provincia Daniele Bosone, e alcuni politici, tra cui Carlo Nola, Vittorio Pesato e l'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa. Schierato per Luca Barisonzi un plotone d'onore armato di 45 alpini della VI Compagnia Battaglione Tolmezzo 8° Reggimento Alpini. Lo stesso di Luca.