Secondo la gendarmeria di alta montagna francese e il soccorso alpino di Briancon non c'è più nessuna speranza di trovare i tre alpinisti italiani vivi. Tra di loro c'è anche il vigevanese Luca Gaggianese, 40 anni, attualmente residente a Milano, istruttore nazionale di alpinismo della scuola «Silvio Saglio» della Sem di Milano. Gli altri due dispersi sono Damiano Barabino, cardiologo genovese di 32 anni e istruttore del Cai e Francesco Cantù, 40 anni, primario del reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Lecco. Il padre di Luca, Giampaolo Gaggianese risiede a Vigevano, dove è stato bibliotecario e sempre a Vigevano è molto conosciuto lo zio, Ettore, veterinario ed esperto micologo. I tre erano partiti domenica scorsa alle due di notte dal rifugio Cézanne sopra Pelvoux per affrontare la parete sud della Barre des Ecrins un itinerario estremamente impegnativo. Dopo 14 ore di salita ed evidentemente già in ritardo sulla tabella di marcia hanno affrontato la notte - come si fa in alta montagna quando non si può rientrare e non si hanno a disposizione né bivacchi né tantomeno rifugi - in una truna scavata nella neve sulla parete nord della Barre des Ecrins. Una scelta obbligata ma tutto sommato ancora nella norma. Il giorno successivo la situazione è precipitata i tre sono stati investiti da una tempesta di neve. Scatta l'allarme e i soccorritori del Peleton d'haute montagne entrano subito in azione, raggiungendo il rifugio Cézanne in elicottero, ma senza poi riuscire ad andare oltre i 3.400 metri con gli sci ai piedi. Le ricerche sono proseguite per tutta la settimana in condizioni proibitive. Senza esito.