Non è reato non pagare le tasse, anche per importi notevoli, se si è stati impossibilitati a farlo a causa di crediti ancora più ingenti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. L'ha deciso oggi il giudice monocratico Stefano Scati, assolv
A processo c'era Luigi Pecora, 58 anni, di Pavia, legale rappresentante della "Pecora SpA", impresa edile di Pieve del Cairo specializzata in lavori stradali, eseguiti quasi esclusivamente a favore di pubbliche amministrazioni come Province e Comuni. Gli veniva contestato l'omesso versamento nei termini prescritti di Iva per 99.622 relativa all'anno 2008 e per 499.567 relativa al 2009. Se le somme non erano state pagate tempestivamente - ha però spiegato l'avvocato difensore Marco Panzarasa - è solo perché non c'era la liquidità per farlo. E non c'era perché la Pecora negli stessi anni aveva svolto importanti lavori per conto di amministrazioni pubbliche, che non avevano saldato il dovuto in tempi ragionevoli, per cui si erano accumulati importanti insoluti. La tesi dell'avvocato è stata accolta dal giudice Scati, che ha assolto l'imputato perché il fatto non costituisce reato.