La donna era accusata dell'omicidio di Marco Chiapparoli, l'insegnate vigevanese di 35 anni, ucciso il 19 ottobre di due anni fa nella loro casa di Carisolo (Trento). La parte civile si appellerà.
Assolta per vizio totale di mente. E' la sentenza che il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Trento ha pronunciato oggi nei confronti di Ina Celma, la trentaquattrenne moldava accusata di aver massacrato il suo compagno, l'insegnante vigevanese Marco Chiapparoli, 35 anni. Il delitto era avvenuto nella casa che i due condividevano da poche settimane a Carisolo (Trento) dopo che l'uomo aveva ottenuto una cattedra annuale. Il giudice ha accolto le conclusioni della seconda perizia disposta per la quale la donna al momento di compiere l'omicidio era incapace di intendere e di volere. «E' stata una sentenza in qualche modo inattesa - commenta l'avvocato Enrico Zaccone, che assiste la famiglia Chiapparoli - Per quanto ci riguarda presenteremo appello». Ina Celma continuerà ad essere ospitata nella casa di detenzione e cura di Castiglione delle Stiviere (Mantova).