Traffico di droga tra Lomellina e Liguria: in tre finiscono ai Piccolini
Incontro per cedere 10 grammi di cocaina, probabilmente un "assaggio" dello stupefacente prima di avviare l'attività. Intervengono i carabinieri e scattano le manette.
Con tutta probabilità stava avviando un canale di spaccio di cocaina con la Liguria. In questa chiave i carabinieri di Vigevano hanno letto l'attività di Said Nahri, 38 anni, marocchino, fermato venerdì nella casa di Vigevano dove si trovava agli arresti domiciliari. Con lui sono finiti ai Piccolini altri due uomini, Pierangelo Draghetti, 46 anni di Savona, un passato compromesso con il traffico di droga e Khaled Mohamed El Zahed Helmi, 55 anni, egiziano, residente ad Albisola (Savona), dove gestisce una pizzeria e due kebab, anch'egli con precedenti per droga. I due sono stati bloccati nella tarda mattinata di venerdì a bordo del Citroen Berlingo bianco con il quale avevano raggiunto la Lomellina e con il quale si apprestavano a fare rientro in Liguria. Nel mezzo i militari guidati dal tenente Michele Minetti hanno ritrovato 10 grammi di cocaina. Una quantità troppo esigua per giustificarne l'acquisto per lo spaccio in Riviera. Molto più probabile che i due abbiamo ritirato un "assaggio" per testare la qualità del prodotto e, se giudicata soddisfacente, mettersi in affari con Nahri, l'ultimo di una vera dinastia, nipote di Driss Nahri e cugino di Hicham Narhi, arrestati tra ottobre dello scorso anno e il marzo scorso e trovati in possesso di oltre un quintale di hashish. Evidentemente Said Nahri aveva preso in mano gli "affari" di famiglia che intendeva ampliare oltre i confini della regione. Tutti e tre sono però finiti in carcere nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Mario Andrigo; il Gip Bruna Corbo ha convalidato i due arresti e il fermo. Le indagini dei carabinieri non si sono ancora concluse.