Un matrimonio combinato dalle famiglie che lei non voleva accettare. Ci sarebbe questa ragione alla base del rapimento di una diciottenne di etnia Rom avvenuto questa mattina intorno alle 9 in pieno centro a Mortara. A dare l'allarme è stata la cugina, sua coetanea, con la quale stava passeggiando. Le due ragazze sono state affiancate da un'auto con a bordo quattro individui, anch'essi Rom, che all'improvviso sono scesi, si sono diretti verso la ragazza e l'hanno costretta con la forza a salire a bordo dell'auto. La giovane, nonostante il suo tentativo di resistenza e quello della cugina, alla fine è stata sopraffatta. Sull'episodio, ancora da chiarire, sono in corso le indagini dei carabinieri del capitano Rocco Papaleo. I militari avrebbero accertato che già nei giorni scorsi la diciottenne si sarebbe opposta con fermezza a quel matrimonio al quale la famiglia l'avrebbe costretta. La cugina, che nel corso della breve colluttazione che ha preceduto il rapimento ha riportato alcune escoriazioni, ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell'ospedale di Mortara, che l'hanno medicata e dimessa con una prognosi di tre giorni.