Lo spacciatore identificato dai carabinieri del capitano Papaleo era noto nel'ambiente come il "Califfo". Identificati molti clienti, tra cui un minorenne ed una neomamma, che sono stati segnalati alla Prefettura.
In uno stabile in disuso di via Principe Amedeo a Mortara aveva attrezzato una stanza, arrendandola con tappeti e arazzi mediorientali e narghilè per il consumo dell'hashish e lì aveva fissato la sua base. Parallelamente gestiva una attività di spaccio nella zona della stazione ferroviaria. I carabinieri del capitano Rocco Papaleo hanno arrestato A.K., 58 anni, marocchino, in Italia senza fissa dimora, conosciuto nell'ambiente dello spaccio come il "Califfo". I militari sono arrivati a lui dopo una lunga indagine nel corso della quale hanno identificato numerosi clienti, tra cui un minorenne ed una neo-mamma. I carabinieri hanno ritrovato 350 euro in contanti in banconote di piccolo taglio e nel corso dell'operazione hanno sequestrato complessivamente 70 grammi di hashish. Il marocchino è stato denunciato a piede libero per i reati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e invasione di terreni o edifici. I suoi clienti sono stati segnalati alla Prefettura: tra essi ci sono studenti, un apprendista cuoco, alcuni operai, un pizzaiolo e anche una organizzatrice di eventi. Tutti avrebbero ammesso di avere acquistato droga dal "Califfo" in varie occasioni.