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Vigevano, i carabinieri "truffano" i truffatori: in due finiscono nei guai

Suocero e genero, milanesi e incensurati, credevano di avere messo nel sacco una pensionata di 80 anni. Che invece ha chiesto aiuto ai carabinieri: i militari l'hanno "guidata" nell'allestimento della trappola nella quale i due sono finiti.

01 Marzo 2014 - 16:57

Vigevano, i carabinieri "truffano" i truffatori: in due finiscono nei guai

VIGEVANO - L'hanno controllata, hanno acquisito informazioni sul suo conto e poi hanno tentato di raggirarla. Ma la pensionata vigevanese di 80 anni e suo nipote hanno intuito quello che stava accadendo e hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. La centrale operativa della caserma di via Castellana ha "sganciato" i militari disponibili e i truffatori, suocero e genero milanesi, incensurati, sono stati bloccati e denunciati. E' accaduto nel pomeriggio di ieri. E' stata allora che la donna ha ricevuto la telefonata di un giovane che si è spacciato per il nipote. "Ho avuto un incidente - ha detto con voce concitata - e ho urgente bisogno di 4 mila euro". La donna, in un primo momento non ha sospettato nulla ed è andata in baca per ritirare la somma. Denaro che non le è stato consegnato per un problema di natura tecnica. Una volta a casa il sedicente nipote si è fatto risentire e si è mostrato preoccupato della situazione. Ma a quel punto la donna aveva già capito ed è stata al gioco prendendo tempo. Subito dopo ha avvisato il nipote ventunenne e questi ha allertato i carabinieri. Due marescialli del nucleo operativo comandato dal tenente Michele Minetti l'hanno raggiunta a casa e l'hanno "guidata" nell'allestire la trappola. I due truffatori infatti a più riprese hanno richiamato l'anziana, spacciandosi anche per poliziotti, per accertarsi che la donna non avesse chiesto aiuto. Una volta tranquillizzati i due uomini si sono accordati per ritirare il denaro presso la farmacia che la pensionata è solita utilizzare. Lì però, una volta ritirato il sacchetto, vuoto, hanno trovato i carabinieri. G.L., 40 anni, milanese incensurato, tassista e il suocero P.B.R., 68 anni, anch'egli residente a Milano, imprenditore in pensione, sono stati denunciati per truffa dai militari del capitano Rocco Papaleo. "Si è trattata di una operazione condotta con grande rapidità - commenta il tenente Minetti - nella quale c'è stato perfetto coordinamento tra i reparti. La centrale operativa ha svolto un lavoro eccellente così come i militari che hanno assistito l'anziana. E' la prova - conclude l'ufficiale - che a una tempestiva segnalazione di una situazione di emergenza, corrisponde una immediata ed efficiente risposta dei carabinieri".

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