Albano: «Mi umiliava con quelle relazioni»
È durato solo mezz'ora l'interrogatorio di convalida davanti al gip di Pavia di Francesco Albano, il pensionato di 71 anni che sabato ha ucciso a coltellate l'ex conviente all'interno dello Psyco Café di corso Cavour pochi giorni dopo la fine della loro r
Nel carcere di Pavia l'uomo, assistito dall'avvocato Piercarlo Collivignarelli, si è limitato a riportarsi alle dichiarazioni rese per quattro ore al pm Paolo Mazza, confermandole tutte ed aggiungendo solo poche parole: «Sono stato maltrattato, umiliato. Non volevo fare questo». Ai magistrati ha spiegato che, essendo diventato impotente dopo un delicato intervento di sostituzione dell'aorta nel 2011, aveva accettato che Assunta Sicignano, tra l'altro di 28 anni più giovane di lui, frequentasse altri uomini, ma ponendo due condizioni: che non fossero amici comuni né avventori del loro bar, perché l'avrebbe vissuta come un'umiliazione. Invece lei negli ultimi giorni aveva intensificato la relazione con una giovane guardia giurata, Alessandro Uzzo, 38 anni, vedovo da un anno e mezzo, dicendo che l'amava e che sarebbe andata a vivere con lui. Al termine il difensore ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari perché le sue condizioni di salute - è invalido al 100 per 100 - sono incompatibili con il carcere e non c'è pericolo di fuga né di inquinamento delle prove. Il giudice si è riservato, ma la soluzione dei domiciliari è difficile perché non c'è un posto dove collocarlo. Le figlie non sono disponibili a tenerlo con sé nell'abitazione di via Leonardo da Vinci.