Delitto di corso Cavour: il nuovo compagno della vittima ha sentito tutto al telefono
La guardia giurata di 38 anni lo avrebbe confermato agli investigatori che, sulla scena del delitto, hanno ritrovato un auricolare tranciato di netto da una coltellata.
Ha sentito tutto. Alessandro Uzzo, la guardia giurata di 38 anni da qualche tempo legato a Assunta Tina Sicignano, la barista di 43 anni uccisa sabato scorso nel suo locale di corso Cavour, era al telefono con lei mentre l'ex convivente, Francesco Albano, 71 anni, la stava colpendo con un coltello lungo 18 centimetri. Lo avrebbe riferito lui stesso agli investigatori, raccontando di aver sentito le fasi concitate dell'aggressione. E che la donna fosse al telefono con qualcuno lo aveva capito l'omicida stesso. «Questo ha anche il coltello» avrebbe detto Tina alzandosi dalla sedia qualche attimo prima di essere colpita. Albano lo ha riferito al pm Paolo Mazza che è il titolare dell'inchiesta. Solo in quel momento, ha detto l'uomo, avrebbe capito che la sua ex compagna, che era solita utilizzare gli auricolari, aveva la linea aperta. Un particolare avallato anche dall'auricolare, tranciato di netto da una coltellata, ritrovato dai carabinieri. Uzzo era entrato da qualche mese nella vita della donna che, per lui, aveva deciso di lasciare il compagno di più di vent'anni di vita e padre delle sue due figlie. Un epilogo della loro storia che Albano non aveva accettato e che avrebbe armato la sua mano. Ma sul fatto che si sia trattato di un delitto d'impeto, a differenza di quanto è convinto l'avvocato Piercarlo Collivignarelli, difensore dell'uomo, che ha invocato addirittura la legittima difesa, sempre non ci siano ancora tutte le necessarie conferme. Anzi chi indaga starebbe valutando con attenzione una serie di elementi che potrebbero far pensare al contrario. La valigia pronta trovata a casa dell'omicida, la sua calma sulla scena dell'omicidio, con il corpo di Tina Sicignano coperto e nascosto alla vista dei passanti; il cartello "torno subito" apposto alla porta del locale, sarebbero soltanto alcuni degli elementi sui quali si sarebbero concentrate le indagini dei carabinieri del capitano Rocco Papaleo.