Vigevano, ucciso per il controllo dello spaccio: fermato il presunto killer
Allal Khalis, 58 anni, noto come il "califfo" è stato colpito con violenza con un bastone e una traversina dei binari. E' spirato all'alba di ieri al San Matteo. In serata i carabinieri del capitano Papaleo hanno fermato il presunto omicida, che è ora in
Lo ha colpito con violenza, prima a mani nude, poi brandendo un grosso bastone e poi ancora con una traversina dei binari, provocandogli gravissime ferite che, di lì a qualche giorno lo hanno portato alla morte. I carabinieri di Vigevano hanno fermato nella serata di ieri Ferjani Zammal, 42 anni, tunisino irregolare, pregiudicato: l'uomo è accusato dell'omicidio di Allal Khalis, 58 anni, marocchino irregolare domiciliato a Mortara, noto nell'ambiente dello spaccio lomellino come il "califfo". Khalis era stato aggredito venerdì mattina intorno alle 11 alla stazione di Vigevano; nel pomeriggio si era spostato a Mortara e intorno alle 18, nello scalo ferroviario, era stato trovato a terra in stato confusionale. In un primo momento si era pensato agli effetti di un eccessivo consumo di alcol o droga, ma una volta all'ospedale di Vigevano i medici hanno accertato che l'uomo aveva subìto un gravissimo trauma cranico. Per questo ne hanno disposto il trasferimento al policlinico San Matteo di Pavia dove all'alba di ieri Khalis è morto nel reparto di Neurochirugia. Al presunto omicida i carabinieri del capitano Rocco Papaleo e del tenente Michele Minetti sono arrivati dopo aver visionato oltre 10 ore di filmati delle telecamere di videosorveglianza delle stazioni di Vigevano e Mortara e aver ascoltato alcune persone riconosciute nei fotogrammi. I militari hanno rintracciato Zammal in via Brigate Partigiane, nell'appartamento di un connazionale, dopo che non lo aveva trovato nella struttura abbandonata di via Barbavara dove l'uomo da qualche notte aveva trovato riparo. Attualmente è in carcere a Pavia in attesa dell'interrogatorio di garanzia che potrebbe tenersi domani. Nei pressi della stazione sono stati ritrovati il bastone e la traversina ancora sporchi di sangue, occultati in un cespuglio. Khalis potrebbe essere stato aggredito per aver tentato di spostare i suoi "affari" da Mortara alla zona della stazione di Vigevano, territorio controllato da Said Tovatis, noto come "Maradona" del quale Zammal è il braccio destro. Ma anche su questo aspetto sono in corso le indagini dei carabinieri.