Gambolò, forse un movente passionale per l'omicidio di un marocchino

Nei loro piani avrebbe dovuto essere un matrimonio-farsa utile solo per consentirgli di acquisire la cittadinanza italiana. Poi però le cose sono cambiate e con quella donna, fidanzata di un sinti italiano residente a Gambolò, avrebbe avuto davvero una relazione. Potrebbe essere un movente passionale quello che ha condotto all'omicidio di Driss Sabiri, 30 anni, marocchino residente a Vigevano. L'uomo è spirato poco dopo le 17 di oggi. Solo tre ore prima, in una casa di Gambolò, era stato raggiunto da un colpo di fucile di grosso calibro sparato a bruciapelo. I carabinieri del capitano Rocco Papaleo in queste ore stanno interrogando quattro persone ed è probabile che in nottata vengano presi dei provvedimenti. Al centro della vicenda, in particolare, ci sono Johnny e Mike Bianchi, 26 e 31 anni, fratelli di etnia sinti residenti a Gambolò. La compagna di Mike Bianchi, che ha 23 anni ed incinta, si sarebbe prestata a sposare Sabiri per consentirgli di ottenerei la cittadinanza italiana. L'accordo sarebbe stato raggiunto già mesi fa. Ma in seguito Johnny Bianchi avrebbe scoperto che la fidanzata del fratello aveva davvero intrattenuto una relazione con Sabiri e così, forse per chiare una volta per tutta la questione, lo ha invitato a casa del fratello. Un invito che deve essere suonato strano al marocchino, che oggi pomeriggio poco dopo le 14 ci è andato, ma con un amico. E, sostengono i fratelli Bianchi, armato di pistola, anche se l'arma non è stata trovata. Cosa sia successo poi è ancora tutto da chiarire. Quello che è certo è che il magrebino è stato raggiunto da un colpo di fucile in pieno petto. L'amico che era con lui è fuggito ed è stato rintracciato a Vigevano qualche ora dopo.